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Veneto

Epifania, aria troppo inquinata. "Panevin" vietati a Treviso. Sul Sile si "accendono" i laser

Sarà vietata l’accensione dei «panevin» rituali della sera del 5 gennaio

Le polveri sottili, alla cui formazione hanno contribuito i fuochi artificiali esplosi la notte di San Silvestro, hanno raggiunto a Treviso livelli eccessivi e, in base ad un’ordinanza emessa in precedenza, sarà vietata l’accensione dei «panevin» rituali della sera del 5 gennaio. È quanto ha comunicato il Comune, facendo riferimento ai livelli di Pm10 rilevati dalle centraline dell’Arpav, da più giorni mai scesi in città al di sotto della soglia massima consentita dalla legge, di 50 milligrammi per metro cubo d’aria.

Così, la particolarissima pratica trevigiana, la pire che si accende nelle campagne all’imbrunire il giorno che precede l’Epifania, diventa sostenibile e il fuoco che brucia e inquina diventa quello pulito delle luci laser. Accadrà sul Sile, al confine tra Roncade ( Treviso) e Quarto
d’Altino (Venezia). Venerdì 5 gennaio, alle 20, ad accendersi saranno sofisticati intrecci colorati di luci laser, non meno suggestive del vecchio fuoco di legna

Con i falò dell’Epifania sono proibite anche l’esplosione di petardi e prodotti pirotecnici e l’accensione all’aperto di barbecue.

 

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