Sul sito ufficiale viene definita “uno strumento in più contro l’epidemia” ma ha già diviso l’Italia fra chi non vede l’ora di scaricarla e chi non solo non ha nessuna intenzione di farlo, ma chiede di essere cancellato dai contatti di chi lo farà. Dopo una settimana di test in quattro regioni (Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria), da oggi la app immuni è disponibile per tutti gli italiani. L’adesione è volontaria e gratuita. Il suo scopo è utilizzare la tecnologia per avvertire, nel più breve tempo possibile, gli utenti che hanno avuto un’esposizione al rischio, anche se sono asintomatici. Le persone potranno decidere se isolarsi, per evitare di contagiarne altre, e nel frattempo contattare il proprio medico di famiglia per ridurre il rischio di complicanze. Perché sia funzionale però deve essere utilizzata dal 60 per cento della popolazione.