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400 interventi

Crolli, allagamenti
e incendi in Veneto
Emergenza nazionale

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Danni a Venezia
Danni a Venezia
Maltempo a Chioggia

Ore 17. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha inviato al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, la formale richiesta di dichiarazione dello “Stato di emergenza a livello nazionale”. Nella richiesta, inviata a mezzo di posta certificata, il presidente della Regione fa riferimento al disastro accaduto a Venezia e ai gravi danni subiti anche da altre parti del territorio.

 

Zaia chiede anche «un primo sostanziale sostegno economico per le prime spese»; e «un successivo sostegno economico stante la difficoltà delle amministrazioni locali e della stessa Regione a fronteggiare la situazione con misure finanziarie ordinarie, al fine di assicurare le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, attuare gli interventi indifferibili e urgenti necessari a garantire la pubblica incolumità, ripristinare i danni subiti dal patrimonio pubblico e privato, e per la ripresa delle normali condizioni di vita della popolazione».

 

Ore 16 Sono 400 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per fronteggiare l’emergenza acqua alta a Venezia. Oltre al capoluogo, maggiormente colpite le isole di Lido e Pellestrina. Allagamenti anche nel teatro La Fenice e nella Basilica di San Marco a Venezia. 

 

 

Ore 11 Oltre 250 gli interventi dei vigili del fuoco già effettuati in Veneto per il maltempo e  l'eccezionale acqua alta che ha raggiunto i 187 centimetri Venezia. Nel centro storico di Venezia  e bella laguna le situazioni più critiche con l'acqua alta che ha completamente invaso l'isola Pellestrina. Diversi incendi si sono verificati nella notte  a causa delle centraline elettriche invase dall'acqua. Un incendio già spento è in fase di ultimazione interessato il museo Ca' Pesaro con il parziale crollo di un solaio a piano terra. Incendio anche in un edificio commerciale del Lido. Le squadre dei vigili del fuoco stanno operando insieme al personale del nucleo sommozzatori per liberare la circolazione acquea a causa dell'affondamento di diversi natanti, che hanno rotto gli ormeggi.

A Venezia prima delle 9 già effettuati oltre 100 interventi e altri 100 sono in attesa. L'elicottero Drago 71 dei vigili del fuoco sta effettuando un sopralluogo sull'isola di Pellestrina per individuare i luoghi più idonei per piazzare le pompe  ad alta capacità di aspirazione. Il dispositivo di soccorso è stato rinforzato con personale arrivato dei comandi limitrofi. In mattinata a Venezia arriverà anche il capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco Fabio Dattilo accompagnato dal capo dell' emergenza Guido Parisi e il capo della protezione civile Angelo Borrelli.

 

L’Unità di Crisi della Protezione Civile, attivata ieri sera dal presidente del Veneto Luca Zaia, nella sala operativa regionale, comunica un primo aggiornamento sui danni provocati dal maltempo registrati nella nottata, in particolare a Venezia. 

Numerosissimi i danni nel centro storico della città di Venezia, una sessantina le imbarcazioni danneggiate molto pesantemente, tra le quali alcuni vaporetti. A Ca’ Pesaro si è verificato un incendio a causa di una cabina elettrica danneggiata. Attesa per l’arrivo della nuova mareggiata prevista intorno alle 10.30.

Al momento, la situazione più critica, oltre a Venezia, si registra a Pellestrina, dove c’è stata anche una vittima, un uomo rimasto folgorato. Molti gli allagamenti per recuperare i quali stanno ancora operando numerose squadre dei vigili del fuoco e volontari della Protezione Civile. 

 

Criticità si sono registrate lungo la costa da Venezia, fino al confine con Lignano (Udine). Molti i danni per il vento e le mareggiate che, nel caso di Jesolo, hanno raggiunto la zona di via Bafile.Numerosi gli interventi nei Comuni di Cavallino Treporti e Jesolo per alberi abbattuti. 

 

Per quanto riguarda la situazione elettrica si registrano problemi in numerose aree del litorale fino a Venezia. Gli operatori dell’Enel hanno lavorato tutta la notte. Al momento le situazioni critiche sono localizzate per problemi di bassa tensione. 

 

Viene costantemente monitorata la situazione dei fiumi. C’è stata una rottura arginale sul fiume Lemene a Marano di Caorle. Nonostante le piogge non siano state particolarmente intense, Agno, Astico, Bacchiglione, Brenta e Monticano hanno superato la prima soglia ma, attualmente, grazie alle previsioni in miglioramento, sono in recupero.

 

Il vento ha provocato parecchi problemi nel Trevigiano, in particolare nelle zone di Treviso, Conegliano e nell’area del Montello si sono registrati numerosi interventi dei vigili del fuoco e volontari della Protezione Civile per alberi abbattuti.

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