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Il punto stampa

Zaia: «Rt in calo, ma ancora dati da zona rossa». Tacconelli: «Con monoclonali e vaccini vediamo la fine del tunnel»

Zaia punto stampa 19 marzo 2021

Luca Zaia anche oggi, venerdì 19 marzo, sarà in diretta alle 12.30 da Marghera per fare il punto sull'emergenza coronavirus in Veneto. Sul tavolo, oltre ai numeri del contagio, anche la campagna vaccinale dopo il via libera arrivato ieri dall'Ema sul vaccino AstraZeneca che può quindi essere nuovamente somministrato (una partita che per il Veneto, come aveva dichiarato lo stesso Zaia nei giorni scorsi, vale 10mila dosi al giorno). Verranno inoltre presentati i primi risultati sui monoclonali.

 

LA DIRETTA

 

I DATI

Nelle ultime 24 ore sono stati 1.917 i nuovi positivi. Il tasso di incidenza è del 4,33%. Le persone attualmente positive sono 37.613. Ricoveri per Covid: 1.829 (+8 rispetto a ieri), di cui 1.610 in area non critica e 219 in terapia intensiva. Ci sono poi altri 284 pazienti non Covid ricoverati nelle terapie intensive del Veneto. I morti sono 23 in più nelle ultime 24 ore. 

 

NUMERI DA ZONA ROSSA

L’ultima proiezione dell’indice di contagio Rt è dell’1.25 in Veneto, mentre il tasso dell’incidenza nella popolazione è di 245 ogni 100.000 abitanti, ha riferito Zaia. «C’è un timido calo - ha detto il governatore riferendosi all’Rt - però con un parametro che conferma le valutazioni fatte fino ad oggi». Il Veneto, in ogni caso, non potrebbe cambiare il colore rispetto alla zona prima di un’altra settimana. Zaia ha quindi spiegato che il tasso di saturazione delle terapie intensive è attualmente al 19%, contro uno sbarramento posto al 30%, e le aree mediche al 21% (40%). «Il campanello d’allarme - ha osservato - è dato dall’incidenza nella popolazione, deve porci preoccupazione, perché dobbiamo evitare di contagiarci».

 

ANTICORPI MONOCLONALI

La dottoressa Evelina Tacconelli, direttore del reparto di malattie infettive, parla degli anticorpi monoclonali. «Siamo con la Germania l'unico paese ad avere approvato gli anticorpi monoclonali per le cure. Per capirci sono gli stessi che si dica abbia usato Trump. Se riusciamo a darli entro i primi 4-5 giorni, diamo una grande possibilità ai pazienti di non essere ospedalizzati. A Verona siamo partiti con i primissimi casi, adesso vogliamo procedere rapidamente in tutta la regione. La somministrazione dura un'ora e poi il paziente rimane in osservazione per un'ora. Poi entro quattro settimane il medico chiude la cartella e ci comunica come è andata la terapia»

«I primi pazienti sono stati, martedì scorso, due uomini di 55 e 65 anni da poco positivi al Covid-19: sta andando bene, si sentono bene. La terapia monoclonale spetta ai pazienti positivi al Covid, sopra i 12 anni, che hanno almeno un sintomo e almeno un fattore di rischio (tra questi diabete scompensato e obesità). Se riusciamo a far partire la sperimentazione la faremo sui pazienti che non ha fattori di rischio»

«L'unica controindicazione alle monoclonali sono le allergie agli eccipienti del vaccino (che sono 6 o 7). Prima di somministrare il farmaco viene controllato se il paziente è allergico»

«Se le persone dimostrano attenzione e si procede con la campagna vaccinale, per l'estate dovremmo aver chiuso quasi completamente con il Covid, anche se qualche posto nelle malattie infettive dovremo tenerli. Guardiamo a chi sta meglio: in Cina non ci sono più casi. Dicembre è stato un incubo, il mese peggiore della mia vita, ma ora io vedo la fine del tunnel»

 

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