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Il punto stampa

Vaccini, dal 1° aprile sistema unico di prenotazione. Flor: «Finora non abbiamo buttato via una singola dose»

Zaia punto stampa 23 marzo 2021

Consueto appuntamento oggi, martedì 23 marzo, con il punto stampa dalla sede della protezione civile a Marghera per le ultime notizie sull'emergenza Covid in Veneto. Non c'è il governatore Zaia, impegnato in una conferenza: terrà il punto stampa l'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, ospite il dottor Paolo Rosi, responsabile delle terapie intensive del Veneto. 

Tra i temi caldi, oltre ai dati sul contagio, la campagna vaccinale. Proprio Zaia ha annunciato che questa settimana arriveranno in Veneto 134.370 dosi di vaccini, mentre per quanto riguarda l’organizzazione vaccinale, la Regione ha annunciato che verrà realizzato un software per consentire alla popolazione di prenotare il vaccino tramite una piattaforma on line.

 

LA DIRETTA

 

I DATI

Nelle ultime 24 ore 1.966 positivi. L'incidenza positivi/tamponi è del 4.53%. Aumento di 55 ricoveri Covid nelle ultime 24 ore, dei quali 260 in terapia intensiva (268 i posti non Covid occupati in terapia intensiva, per un totale di 546 letti occupati nelle terapie intensive). Altri 52 decessi nelle ultime 24 ore.

 

VACCINI

Lanzarin: «È stata una mattinata di riunioni, un'ora fa ci hanno confermato l'arrivo di 83mila dosi di Pfizer (che fanno parte del contingente nazionale di un milione annunciato ieri, ndr). Non abbiamo notizie di Moderna, ma dovrebbe arrivare, né di AstraZeneca, ma nel fine settimana potrebbe arrivare. La campagna vaccinale prosegue: ieri somministrate 17.224 dosi. Attendiamo comunque forniture maggiori. Stanno cominciando i medici di medicina generale a vaccinare, stiamo dialogando anche con specializzandi e odontoiatri».

«L'immunità di gregge è lontana? Vero, ma dipende molto dal numero di vaccini che abbiamo. Noi abbiamo 58 punti vaccinali in Veneto, abbiamo un piano per fare 50mila vaccini al giorno, ma tutto è proporzionale alla fornitura che abbiamo»

«Errori ne sono stati fatti e ne verranno fatti: è la più grande campagna vaccinale della storia e sbagliare è normale. Mi sento di dire che, anche se ci sono stati dei disguidi e dei ritardi, chi non è stato ancora contattato verrà richiamato»

Dall'inizio della campagna in Veneto sono state somministrate 640.456 dosi. Le persone ad aver completato il ciclo vaccinale sono 203.789. 

 

Interviene il direttore generale della Sanità veneta, Luciano Flor: «Al momento possiamo fare poco più di 25 mila vaccini al giorno da qui a martedì prossimo compreso, e per favorire alcune situazioni deboli incrementiamo le vaccinazioni sabato e domenica.  Stiamo mettendo a punto la prospettiva  per essere sicuri di arrivare alla prossima fornitura vaccinando più persone possibile. Oggi è arrivata la fornitura Pfizer, e abbiamo dosi fino a martedì prossimo; consumeremo il magazzino, e diminuiamo un po' la scorta. Per Moderna abbiamo avuto 30 mila dosi con un giorno di ritardo, molti li usiamo già per richiami a fragili e over 80, e teniamo la scorta un po' più alta. Non abbiamo AstraZeneca, per martedì andiamo a esaurimento delle 55 mila dosi che abbiamo in casa»

«Dal primo aprile in tutte le aziende sanitarie avremo un sistema uguale per tutti per la prenotazione del vaccino. Voglio immaginare che chi si prenota poi si presenti, visto che con il sistema delle lettere non è stato così scontato. In ogni caso posso dire che fino ad ora non abbiamo buttato via una singola dose di vaccino».

«Questa settimana non riceveremo la fornitura di dosi da AstraZeneca ma la prossima settimana arriveranno 100.000 dosi. Le forniture sono in crescita quindi ci sentiamo tranquilli per l’andamento della campagna vaccinale»

 

SCUOLE

È stato chiesto all'assessore Lanzarin se la Regione pensa di riaprire le scuole da lunedì, qualora il Veneto dovesse passare in zona arancione. In caso di zona rossa, invece, tutto sarebbe rimandato a dopo Pasqua. «Stiamo cercando di predisporre delle linee guida in base ai possibili scenari, sia che si possa riaprire da lunedì prossimo sia che si possa riaprire dopo Pasqua. Si valuterà anche dal punto di vista epidemiologico».  

 

SITUAZIONE OSPEDALIERA

Interviene il dottor Rosi, responsabile delle terapie intensive del Veneto: «Sul fronte degli ingressi giornalieri, a febbraio avevamo dai 5 agli 8-9 nuovi ingressi in terapia intensiva al giorno, oggi ne abbiamo 20 al giorno, con picchi fino a 26 pazienti al giorno. Questo significa che la media dei nuovi ingressi supera quella dei dimessi. La curva sta salendo, è un po' meno ripida di quella osservata a ottobre-novembre, ma se l'andamento non cambia a fine mese avremo 300-310 pazienti ricoverati in terapia intensiva. In quest'ottica abbiamo già aumentato i posti letto operativi, portandoli a 600 e riducendo le attività non essenziali negli ospedali».

I dati sui pazienti ricoverati in terapia intensiva. «Il principale cambiamento è che c'è una grossa riduzione degli ultraottantenni e questo è conseguenza anche della vaccinazione. Aumentata la fascia fra i 60 e gli 80 anni. Rispetto ai ricoveri ordinari l'entrata in terapia intensiva resta dell'11-12%, quindi uguale a quella dell'ondata precedente. I pazienti che arrivano da casa e vanno direttamente in terapia intensiva sono il 30%, contro il 60% della seconda ondata; il 30% entra nei primi tre giorni di ricovero. I primi dati dicono che diminuisce la mortalità, probabilmente a causa del calo dell'età media».

 

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