«Ormai gli studi sono inconfutabili» e gli esperimenti sul campo «stanno dimostrando la maggiore efficacia della vaccinazione eterologa». Così il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, a "Che giorno è" su Rai Radio1. «Sono su centinaia di persone questo è vero», sottolinea Palù, ma sono pubblicati in pre-print da diverse Università europee «e dimostrano che utilizzando due formulazioni diverse si stimola meglio il sistema immunitario perché si attiva sia l’immunità innata intrinseca che quella adattativa» e «anche quei timori che c’erano dei primi dati sulla maggior reattogenicità stanno tutti sparendo».
E sulla reattogenicità Palù, ricordando gli studi di diversi Istituti, da quello dell’Università di Hannover all’Università di Oxford, poi anche di Berlino e della Spagna spiega: «Non c’è e se in alcuni casi c’è è di brevissima durata. Quindi non c’è nessun problema». La scienza, dice Palù riferendosi alle nazioni che «prima di noi hanno deciso di abbandonare i vaccini a vettori adenovirali» e che hanno adottato una somministrazione eterologa, «acquisisce studi di volta in volta, quindi, precisa, non dobbiamo pensare a contraddizioni. La verità scientifica si manifesta sul campo. Quindi ricordo che è vero è una vaccinazione on label quella autorizzata da Fda e Ema, con due vaccini identici, ma se ci accorgiamo che due vaccini diversi funzionano meglio ecco che gli enti regolatori possono intervenire».
Dunque «l’Aifa - afferma il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco - ha provveduto ad emanare la sua raccomandazione e il Cts l’ha fatta sua. E mi pare che adesso ci sia anche la circolare del dipartimento di prevenzione e quindi del ministero della Salute, e mi pare che anche il ministro - conclude Palù - si sia chiaramente espresso quindi direi che su questo non ci dovrebbe essere dubbio».
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