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Mondo

Trump incriminato per l'assalto al Congresso. Tra i capi d'accusa anche la cospirazione

Per l'ex presidente si tratta della terza incriminazione

Donald Trump è stato incriminato per l'assalto al Congresso americano del 6 gennaio 2021 e per il tentativo di capovolgere il risultato delle elezioni Usa del 2020: fra le accuse mosse nei suoi confronti del procuratore speciale Jack Smith c'è anche quella di aver «cospirato contro il diritto di voto» in base a una legge penale usata per punire il Ku Klux Klan. Smith fa riferimento alla sezione 241 del Titolo 18 della legge americana che rende reato «cospirare per minacciare o intimidire chi esercita» un diritto protetto della Costituzione o dalla legge federale.

Terza incriminazione in quattro mesi

Nei suoi confronti sono stati presentati quattro capi di accusa contenuti in 45 pagine: si tratta della «cospirazione per frodare gli Stati Uniti», «ostruzione di giustizia», «cospirazione per ostacolare un procedimento» e «cospirazione contro i diritti». Se condannato in seguito all'incriminazione per l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio rischia un massimo di 55 anni di reclusione. Le tre incriminazioni contro l'ex presidente americano, così come le eventuali condanne, non lo escludono dal correre per la Casa Bianca. Per il tycoon l'incriminazione sul caso del 6 gennaio è la terza in quattro mesi - dopo le accuse per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels e le carte segrete portate via dalla Casa Bianca e conservate in un gabinetto del suo resort di Mar-a-Lago -, per un totale di 78 capi di accusa.

Trump all'attacco

«Ho sentito che il pazzo Jack Smith, per interferire nelle elezioni, emetterà un'altra falsa incriminazione nei miei confronti» a breve, ha affermato l'ex presidente su Truth. «Vogliono un'altra falsa incriminazione contro di me il giorno dopo che lo scandalo di Joe Biden, uno dei maggiori della storia americana, è esploso in Congresso. Un Paese in declino», ha aggiunto Trump sul suo social Truth riferendosi alla testimonianza di un ex socio di Hunter Biden, il figlio del presidente, alla Camera. 

«Nel 2024 vinceremo la Casa Bianca e renderemo l'America ancora grande. Non ho dubbi su questo. Mi attaccano da sinistra e da destra, i marxisti, i comunisti e i fascisti, ma noi non solo sopravviveremo, saremo più forti che mai. Abbiamo vinto nel 2016, abbiamo avuto un'elezione truccata nel 2020 e vinceremo» nel 2024, ha affermato l'ex presidente.

 

DRZ

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