<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La guerra in Ucraina

La resa di Azovstal e la sorte dei combattenti. Mosca espelle i diplomatici di Italia, Spagna e Francia

Soldati ucraini evacuati da Azovstal (Foto Ansa)
Soldati ucraini evacuati da Azovstal (Foto Ansa)
Soldati ucraini evacuati da Azovstal (Foto Ansa)
Soldati ucraini evacuati da Azovstal (Foto Ansa)

La guerra in Ucraina è arrivata all’84esimo giorno

Ore 15 - NATO: ERDOGAN MINACCIA DI BLOCCARE L'ADESIONE DI FINLANDIA E SVEZIA. «L'adesione alla Nato è un diritto sovrano della Svezia, ma la reazione della Russia e le possibili contromisure dipenderanno dalle conseguenze reali dell'integrazione del Paese nell'alleanza». Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo, riporta Interfax.  Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che minaccia di bloccare l'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato, ha auspicato mercoledì che «gli alleati ascoltino le nostre preoccupazioni e ci sostengano». «Non possiamo dire sì» ha ripetuto Erdogan, aggiungendo che «sostenere il terrorismo e chiedere il nostro sostegno è una mancanza di coerenza» da parte di Helsinki e Stoccolma. I due Paesi nordici sono accusati da Ankara di ospitare membri del PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, che la Turchia considera un'organizzazione terroristica.

 

Nato, "Richiesta di adesione di Svezia e Finlandia passo storico"

 

Ore 14 - SOLDATO RUSSO SI DICHIARA COLPEVOLE DI CRIMINI DI GUERRA. Si è dichiarato colpevole il soldato russo, Vadim Shishimarin, 21 anni, accusato di crimini di guerra nel primo processo che si è aperto in un tribunale di Kiev dall'inizio dell'invasione di Mosca. Alla domanda in aula se fosse colpevole delle accuse, inclusi crimini di guerra e omicidio premeditato, il sergente ha risposto «sì».

 

Ucraina, Kiev: soldato russo si dichiara colpevole di crimini di guerra

 

Ore 13 - MOSCA: ESPULSI I DIPLOMATICI DI ITALIA, SPAGNA, FRANCIA. La Russia ha espulso 27 diplomatici spagnoli. Lo afferma il ministero degli Esteri russo, come riporta la Tass. E annuncerà all'ambasciatore italiano Giorgio Starace la decisione di espellere 24 diplomatici italiani come misura di ritorsione. Annunciata anche l'espulsione di 34 diplomatici francesi dopo aver convocato l'ambasciatore di Parigi a Mosca.

 

Ore 12 -  LA RESA DI AZOVSTAL E I NEGOZIATI. L'uscita dei militari ancora rimasti nei cunicoli dell'acciaieria Azovstal a Mariupol può essere considerata «solo se depongono le armi e si arrendono». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass. Intanto, sarà un tribunale a decidere il destino dei combattenti ucraini che si sono arresi a Mariupol. Lo ha detto Denis Pushilin, capo dell'autoproclamata repubblica di Donetsk in Ucraina, citato dai media locali. Secondo il leader separatista, qualsiasi ucraino ritenuto «un criminale di guerra neonazista» dovrebbe essere processato da un tribunale internazionale.

Il Cremlino dice, inoltre, che all'Ucraina «manca la volontà» di continuare i colloqui di pace.

 

Ore 11 - L'AMBASCIATORE ITALIANO A MOSCA CONVOCATO DAGLI ESTERI RUSSI. L'ambasciatore italiano a Mosca Giorgio Starace è stato convocato dal ministero degli Esteri russo, secondo fonti Ansa. Anche l'ambasciatore francese a Mosca Pierre Levy è stato convocato al ministero degli Esteri russo. Lo riferisce Ria Novosti. L'ambasciatore, afferma l'agenzia di stampa russa, è stato convocato in relazione all'annuncio di misure di ritorsione per l'espulsione di diplomatici russi. Il diplomatico è arrivato all'edificio verso le 11, vi è rimasto per circa 40 minuti e poi se ne è andato senza rispondere alle domande dei giornalisti. Il governo spagnolo non è stato ancora informato sui motivi per cui l'ambasciatore a Mosca, Marcos Gómez Martínez, è stato convocato a colloquio dal Ministero degli Esteri russo, anche se la chiamata «era attesa»: lo ha affermato il ministro degli Esteri del Paesi iberico, José Manuel Albares, raggiunto da cronisti in uno dei corridoi del Congresso dei Deputati.

 

Ore 10.30 - ZELENSKY AL FESTIVAL DI CANNES: «IL CINEMA NON RESTI MUTO». Sul finire della cerimonia di apertura del 75/o festival di Cannes l'attrice Virginie Efira che ha condotto la serata ha annunciato a sorpresa il collegamento con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, l'impatto è stato potente e le parole della persona che si sta spendendo in tutte le occasioni pubbliche possibili per trovare solidarietà e appoggio fattivo alla resistenza contro la Russia, hanno dato una indiscutibile scossa alla platea elegante del Grand Theatre Lumiere. Zelensky non ha parlato solo in generale delle sofferenze del suo popolo, delle tragedie in corso a Mariupol con l'acciaieria Azovstal, ma si è rivolto proprio al mondo del cinema, ai cineasti e li ha chiamati in causa direttamente, anzi alle armi. Ha soprattutto ha chiesto al cinema di «non restare muto». «L'odio alla fine scomparirà e i dittatori moriranno. Siamo in guerra per la libertà", ha detto Zelensky citando Il Grande Dittatore in cui si parodiava Hitler, accolto da una standing ovation appena iniziato il collegamento via satellite da Kiev. "Serve un nuovo Chaplin che dimostri che il cinema di oggi non è muto. Noi continueremo a lottare, perché non abbiamo altra scelta e sono convinto che il dittatore perderà. Ma il cinema starà zitto o parlerà? Il cinema può stare fuori da questo?".

 

Zelensky a sorpresa al Festival di Cannes: "Serve un nuovo Chaplin"

 

Ore 10 - NATO: PRESENTATE LE DOMANDE DI FINLANDIA E SVEZIA. La Finlandia e la Svezia hanno presentato le rispettive domande di adesione alla Nato. Le domande sono presentate al Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dagli ambasciatori dei due Paesi. «Questo è un momento storico in un momento critico per la nostra sicurezza», ha affermato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. «Speriamo di concludere rapidamente» il processo di adesione, ha aggiunto. 

 

Nato, Erdogan sull'adesione di Svezia e Finlandia: "Non diremo si' a tutto"

 

Ore 9 - LA SITUAZIONE AD AZOVSTAL. «Ci sono ancora molte persone rimaste ad Azovstal e continuiamo a negoziare per farle uscire da lì»: lo ha dichiarato alla Bbc il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Maliar affermando che l'operazione di salvataggio dell'acciaieria Azovstal sarà conclusa solo quando tutti i difensori di Mariupol saranno stati evacuati nei territori sotto il controllo ucraino. Si sono arresi, ieri, altri 250 combattenti ucraini barricati nell'acciaieria Azovstal a Mariupol. Mosca pubblica il video della resa, Kiev parla dell'evacuazione come una «operazione umanitaria». Putin afferma che i soldati che hanno difeso l'acciaieria saranno trattati «in linea con le leggi internazionali». Kiev prospetta uno scambio di prigionieri, il presidente della Duma russa si oppone: «Vanno processati». Il ministero della Difesa russo ha annunciato che 959 soldati ucraini asserragliati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi da lunedì.

 

Ore 8 - LE MOSSE DI MOSCA. La camera bassa del Parlamento russo (Duma) valuterà il possibile ritiro del Paese dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), così come dall'Organizzazione mondiale del commercio (Wto): lo riporta il quotidiano russo Kommersant, citando il vicepresidente della Duma di Stato russa, Pyotr Tolstoj. 

 

Ore 7.30 - LE NOTIZIE DAL CAMPO. La regione di Donetsk è stata colpita da 28 bombardamenti russi nelle ultime 24 ore, che hanno causato un morto e diversi feriti, tra cui bambini. Lo riferisce la polizia ucraina su Facebook. I russi «hanno sparato su 12 insediamenti: 52 strutture civili sono state distrutte: abitazioni, 3 scuole, fabbriche, una fattoria e infrastrutture critiche. Hanno sparato sui civili da aerei, carri armati, artiglieria pesante e sistemi missilistici». Bakhmut è la località più colpita ma le truppe russe hanno lanciato all'alba anche un attacco missilistico dal mare sulla regione di Odessa; lo ha riferito il comando operativo "Sud" su Telegram del consiglio comunale di Odessa, come riferisce Ukrinform. Due attacchi missilistici russi hanno colpito stamattina anche la città di Dnipro, nell'Ucraina orientale. Un missile è stato abbattuto dalle unità di difesa ucraine.

Sono almeno 3.752 le vittime civili provocate dalla guerra in Ucraina: lo ha annunciato oggi l'agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. I feriti dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio scorso sono almeno 4.062. La maggior parte delle vittime riportano ferite causate da munizioni di artiglieria, bombe e razzi.

 

Leggi anche
La Svezia ha firmato la domanda di adesione alla Nato. Putin: «I combattenti di Azovstal vanno trattati come terroristi»

 

Suggerimenti