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Le misure

Verso un nuovo decreto Covid. Al vaglio aperture graduali, il nodo della scuola

"Dopo Pasqua migliorera'", verso nuovo decreto Covid OK

Dovrebbe arrivare la prossima settimana il nuovo decreto legge con le misure anti contagio da Covid. Lo confermano diverse fonti governative, spiegando che una discussione politica non c'è ancora stata ma il lavoro istruttorio sarebbe già iniziato, dal momento che il dl ora in vigore scade il 6 aprile

Da Palazzo Chigi assicurano che l'incontro di Draghi con gli esponenti del Cts e il ministro Roberto Speranza è servito a esaminare la curva epidemiologica e non ha portato a nessuna decisione, né in senso restrittivo né di apertura. Solo i dati che emergeranno nei prossimi giorni porteranno, la prossima settimana, a decidere le nuove misure.

 

Nel governo si sta anche ragionando su alcune norme uniformanti che dovrebbero essere condivise a livello nazionale nella campagna di vaccinazione. È quindi improbabile, affermano più fonti, che il nuovo decreto legge si limiti a prorogare quello oggi in vigore. L'impianto non dovrebbe essere stravolto ma l'intenzione sarebbe quella di avviare quel percorso di graduale apertura indicato dal ministro dell'Economia Daniele Franco. Nessuna indicazione ancora sulle misure, ma tra i tempi principali ci sono gli spostamenti e, soprattutto, la scuola che con la chiusura e la didattica a distanza sta mettendo a dura prova alunni e famiglie. Diversi ministri invocano la riapertura in presenza anche in zona rossa, fino alla prima media. «Lavoriamo giorno e notte per poter riaprire», afferma il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, ricordando di aver chiesto, anche in Consiglio dei ministri, che le scuole siano le prime a riaprire, quanto prima, in condizioni di sicurezza, «a partire dai più piccoli che devono essere i primi a poter tornare». il premier Mario Draghi aveva detto: «La scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà. Riprendendo perlomeno la frequenza fino alla prima media». «Valutare la riapertura in zona rossa almeno della scuola d'infanzia e della primaria», ha chiesto la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti.

Ma nel governo già si avverte anche la pressione di chi guarda alle nuove misure restrittive adottate da Angela Merkel e ipotizza che la linea del rigore debba indirizzare le scelte del governo anche per il mese di aprile. 

 

Intanto alcune Regioni in semi-lockdown sperano di avere una "finestra" arancione prima di Pasqua, Lombardia e Lazio in testa, guardando al monitoraggio settimanale di venerdì. «Pensiamo che dopo la Pasqua la situazione migliorerà gradualmente - dice il ministro dell'Economia Daniele Franco -, e poi ci muoveremo con gradualità verso una situazione più normale a maggio e giugno: questo grazie alla disponibilità dei vaccini e all'aiuto che arriva dalla stagione più calda».

 

«Nessuna decisione è stata assunta in questo momento - ha detto il ministro Speranza a Carta Bianca replicando a una domanda su una possibile mini-proroga del decreto già in vigore - ci confronteremo nei prossimi giorni e prenderemo le decisioni. Oggi abbiamo analizzato la curva ma non abbiamo discusso di mìsure e non c'è alcuna decisione che va in questa direzione». Speranza ha anche richiamato le Regioni a rispettare il piano nazionale dei vaccini, da tutte approvato, che stabilisce l'ordine delle categorie (personale sanitario e delle Rsa e gli over-80). Ok, ha aggiunto, allo Sputnik se sarà approvato dalle agenzie.

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