<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Italia

Vannacci shock. La Cei attacca: «Classi per disabili? Torniamo agli anni bui della storia»

Bufera dopo le parole del generale Vannacci ora candidato nelle fila della Lega per le prossime Europee
Il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Francesco Savino
Il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Francesco Savino
Il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Francesco Savino
Il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Francesco Savino

Dalle classi per disabili a Benito Mussolini "statista". L'intervista rilasciata alla Stampa dal generale, Roberto Vannacci, fresco di candidatura con la Lega, esplode nel weekend scelto da Fratelli d'Italia per lanciare la sfida delle europee. E finisce per rubare la scena. «La destra ora propone classi separate per disabili. Poi cosa? Mettiamo loro una fascia al braccio?", accusa il Pd. Il disagio è palpabile, sia dentro il partito di Matteo Salvini, sia tra i suoi alleati. Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, deve ricordare le politiche concrete messe in campo per l'inclusione dei disabili. Il titolare dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, fa notare come Vannacci non sia della Lega: le sue posizioni? «Non condivido», risponde tranchant.

L'attacco della Cei alle classi per disabili proposte da Vannacci

Ma è, senza dubbio, il tema della disabilità quello più controverso. «Queste affermazioni ci riportano ai periodi più bui della nostra storia», commenta il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Francesco Savino. «Pur nel rispetto di ogni opinione e di ogni scelta politica qui è in gioco una visione culturale della vita. Mi permetto di dire, con Papa Francesco, che l'inclusione è segno di civiltà». Per il vicepresidente della Cei, «le classi separate riproducono i ghetti. La separazione in classi diverse per i fratelli disabili significa che sono da emarginare o guardare con sospetto. E invece loro hanno tante abilità che noi non abbiamo». Il vescovo di Cassano ricorda la Via Crucis di quest'anno che la sua diocesi ha voluto dedicare proprio ai disabili. «Loro sono stati i protagonisti ed io, ma forse non solo io, sono tornato a casa sentendo di avere vissuto una esperienza davvero bella. Quando c'è l'inclusione sanno dare il meglio di loro stessi. Ci danno lezioni di vita, di umanità, di bellezza. Per favore - conclude il siamo seri e siamo responsabili».

Il ministro dell'Istruzione

Così, deve intervenire il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, che, pur non citando mai l'intervista, ricorda gli interventi messi in campo sul fronte della disabilità: dagli oltre «13mila docenti di sostegno assunti a settembre» all' «obbligo per i docenti di sostegno assunti in ruolo di rimanere per tre anni sulla cattedra».

Le opposizioni politiche alla Lega

Le opposizioni insorgono. Secondo Benedetto Della Vedova di Più Europa «i deliri fascistoidi e reazionari di Vannacci qualificano non solo la Lega ma anche il centrodestra». «Riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo», rincara la dose la coordinatrice di Iv, Raffaella Paita. Il M5s esprime preoccupazione per voce del vicepresidente della Camera Sergio Costa e della responsabile diritti, Alessandra Maiorino, secondo cui alla fine «il giudizio più severo arriverà» dalla base della Lega. Mentre il responsabile diritti del Pd, Alessandro Zan, tira giù un elenco: «La segregazione per le persone con disabilità. L'etnia come elemento qualificante. La visibilità delle persone Lgbtqia+ come colpa. Mussolini come statista. Dobbiamo fermarli».

Suggerimenti