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Istituto superiore di sanità

«Siamo al picco
dei contagi: tenere
alta la guardia»

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Uno dei tanti striscioni a sostegno di medici e infermieri. ANSA
Uno dei tanti striscioni a sostegno di medici e infermieri. ANSA
Uno dei tanti striscioni a sostegno di medici e infermieri. ANSA
Uno dei tanti striscioni a sostegno di medici e infermieri. ANSA

IL PICCO. «La curva ci dice che siamo al plateau, non vuol dire che abbiamo conquistato la vetta e che è finita ma che dobbiamo iniziare la discesa e la discesa si comincia applicando le misure in atto». Lo ha detto il presidente dell’ Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa all’Istituto sul punto epidemiologico dell’epidemia. «Dire che siamo arrivati al plateau vuol dire che siamo arrivati al picco, ma il picco non è una punta bensì un pianoro da cui ora dobbiamo discendere».

 

E proprio perché il picco «non è una punta ma un pianoro - ha spiegato Brusaferro - ora dobbiamo scendere dall’altra parte». Bisogna però «essere cauti poiché - ha concluso - dalla situazione di pianoro l’epidemia può ripartire se molliamo rispetto alle misure di contenimento e isolamento in atto».

 

MASCHERINE. «Siamo pronti: appena abbiamo i risultati sulle prove tecniche di capacità di filtraggio delle mascherine possiamo renderle immediatamente autorizzate», ha detto Brusaferro. «Abbiamo fatto oltre 80 autorizzazioni a produrre in attesa che quanto prima ci vengano portate le prove tecniche di capacita di filtraggio dei microrganismi, nel momento in cui le riceviamo entro un’ora possiamo rilasciare le autorizzazioni, ma nel frattempo il produttore può produrle». 

 

TEST. Per fare indagini di popolazione «ampie servono test più rapidi per la ricerca degli anticorpi. Stiamo pensando di fare questo tipo di indagine e stiamo mettendo a punto le tecnologie per poterlo fare». 

Dunque, ha chiarito Brusaferro, «stiamo lavorando per poter fare a stretto giro un’indagine di prevalenza sierologica sulla popolazione. Infatti avere una stima in tempi rapidi su un campione significativo della popolazione è molto importante per avere una stima reale dei casi». Ad oggi, ha concluso, «dobbiamo accontentarci di modelli che partono da assunti, per cui modelli diversi potrebbero dare risultati diversi».

 

TRASMISSIONE. L’indice di trasmissione del nuovo coronavirus, il cosiddetto R con zero, «è vicino all’uno (ndr ovvero un positivo ha la potenzialità di infettare una persona) ma dobbiamo arrivare sotto il valore uno», dice  Brusaferro . «Dobbiamo mantenere tale indice sotto l’uno, intorno allo 0,5, con misure efficaci». Per raggiungere invece il valore zero contagi, ha detto, «ci vorranno mesi».

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