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Cosa cambia dal 1° giugno

Ristoranti e bar anche al chiuso. Ma resta il limite delle 4 persone a tavola anche in zona bianca. Le nuove regole

Al ristorante si torna a mangiare anche al chiuso (Foto Colorfoto/Ilaria Toniolo)
Al ristorante si torna a mangiare anche al chiuso (Foto Colorfoto/Ilaria Toniolo)
Le regole dal 1 giugno per ristoranti, banchetti e discoteche

L'Italia fa le prove di zona bianca: via le restrizioni che hanno segnato la vita degli italiani negli ultimi sette mesi e riapertura di tutte le attività in Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, con tre milioni di concittadini che da lunedì hanno dato l'addio al coprifuoco. Un anticipo di quanto accadrà in 9 regioni e nella provincia di Trento tra il 7 e il 14 giugno, che si accompagna ad un altro passo significativo verso la normalità: la riapertura in tutto il Paese, dal 1° giugno, dei ristoranti al chiuso a pranzo e cena, con l'obbligo di mascherina ogni volta che ci si alza dal tavolo, e la possibilità di tornare a prendere il caffè al bancone del bar.

Nelle attività dei servizi di ristorazione, però, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Lo precisa il ministero della Salute, richiamandosi al dpcm dello scorso 2 marzo. Limite che resta sia nelle zone gialle che in quelle bianche.

«La strategia delle riaperture graduali scelta dal governo e i sacrifici degli italiani stanno pagando» dice il ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini che vede l'uscita dal tunnel: «La fine dello stato d'emergenza è vicina».

 

 

COPRIFUOCO. Stando alla roadmap indicata dal premier Mario Draghi è previsto un progressivo alleggerimento del coprifuoco: oggi è vietata la circolazione dopo le 23, a partire dal 7 giugno lo sarà dalla mezzanotte. Infine, dal 21 giugno, il divieto sarà definitivamente eliminato. Lunedì prossimo, tuttavia, il Veneto dovrebbe passare in zona bianca e questo significherebbe la scomparsa di ogni limitazione di orario. In pratica, sarà possibile circolare a ogni ora del giorno e della notte, liberamente. 

 

MASCHERINA. Anche in zona bianca resta l’obbligo di usare la mascherina, all’aperto quando non si può mantenere la distanza e al chiuso nei luoghi pubblici. Possono continuare a farne a meno i bimbi sotto i sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’utilizzo del dispositivo. 

Resta in vigore anche l’obbligo di distanziamento interpersonale, con l’obiettivo di evitare gli assembramenti. 

 

BAR E RISTORANTI. Dal 1° giugno è consentito il consumo di cibi e bevande anche all’interno di bar, ristoranti, pizzerie. Le linee guida prevedono, tra l'altro, di:

  • Definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita.
  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C.
  • Rendere obbligatoriamente disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
  • Adottare misure al fine di evitare assembramenti al di fuori del locale e delle sue pertinenze.
  • Negli esercizi che somministrano pasti, raccomandare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni. E’ comunque consentito l’accesso, anche in assenza di prenotazioni, qualora gli spazi lo consentano, nel rispetto delle misure di prevenzione previste. In tali attività non possono essere continuativamente presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
  • In tutti gli esercizi: disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione, avendo cura che le stesse non ostacolino il ricambio d’aria; i clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo; favorire la consultazione online del menu tramite soluzioni digitali, oppure predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere; al termine di ogni servizio al tavolo, assicurare pulizia e disinfezione delle superfici.
  • Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio).
  • Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici, dehors), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
  • Per la consumazione al banco assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Questo ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
  • È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.
  • Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti, prima di ogni servizio al tavolo.
  • È obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni.

 

SPORT E STADI. Tornano gli spettatori in stadi e palazzetti ma in numero limitato. In zona gialla, dal 1° giugno 2021 all'aperto e dal 1° luglio 2021 anche al chiuso, è consentita la presenza di pubblico anche agli eventi e alle competizioni sportive diversi da quelli di cui all'articolo 5 del decreto-legge n. 52 del 2021, esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale.

La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all'aperto e a 500 per impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico. Quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo, gli eventi e le competizioni sportive si svolgono senza la presenza di pubblico.

 

CERIMONIE E MATRIMONI. Feste e banchetti in zona gialla devono aspettare la data del 15 giugno, mentre possono già ripartire in zona bianca. Indipendentemente dalla fascia di colore, gli ospiti dovranno esibire il certificato di avvenuta vaccinazione, o di guarigione dal Covid-19 o ancora di un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Non è fissato un numero massimo di invitati né di persone che devono sedere allo stesso tavolo purché sia rispettata la regola del distanziamento.

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