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Nuovo dl anti-Covid

Ok all’unanimità: obbligo di vaccino per over 50. Per servizi e negozi basterà il pass base

Aifa, via libera alla dose booster per la fascia 12-15 anni

Ore 20.40. Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il nuovo decreto anti-Covid che contiene un'ulteriore stretta per arginare la variante Omicron. Con il provvedimento viene introdotto per la prima volta l'obbligo di vaccino per gli over 50. ll super Green pass è invece esteso praticamente a tutto il mondo del lavoro, sempre per gli ultracinquantenni, ma anche in altri nuovi ambiti. Per accedere ai servizi - dai negozi alle banche, dai parrucchieri agli estetisti - servirà il certificato verde base.

 

Ecco le disposizioni contenute nella bozza del nuovo provvedimento.

OBBLIGO DEL VACCINO PER OVER 50.

In Italia chiunque abbia più di 50 anni dovrà vaccinarsi, affinché sia tutelata «la salute pubblica e per mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell'erogazione delle prestazioni di cura e assistenza». L'obbligo vale fino al 15 giugno. Sono esentati i casi di «accertato pericolo per la salute», attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore.

 

SUPER GREEN PASS AL LAVORO O NIENTE STIPENDIO. 

A partire dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati - compresi quelli in ambito giudiziario e i magistrati - che hanno compiuto i 50 anni, dovranno esibire al lavoro il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro e sarà considerato «assente ingiustificato, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione». L'accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro. Tutte le imprese, senza eccezione dunque sul numero complessivo di dipendenti, potranno sostituire i lavoratori sospesi perché sprovvisti di certificazione verde. La sostituzione rimane di dieci giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022. 

 

GREEN PASS "BASE" PER BANCA E PARRUCCHIERE.

Per l'accesso ai servizi alla persona, ai negozi, alle banche e gli uffici pubblici basterà il Green pass base, quello che si ottiene anche con il tampone, oltre che per vaccino o guarigione.

 

ALLE SUPERIORI CON 3 CONTAGI, I NON VACCINATI IN DAD

Alle scuole elementari, con un solo contagio, la classe resta in presenza con testing di verifica, ma con due va tutta in Dad. Alle scuole superiori e alle medie la Dad scatterebbe solo al quarto caso in classe, mentre con tre casi solo i vaccinati resterebbero in presenza e comunque monitorati (Dad per i non vaccinati). Anche alle superiori, con fino a due casi è prevista autosorveglianza per tutti e utilizzo Ffp2. Questa la proposta del Governo sulle misure per le quarantene, in vista del ritorno in classe a gennaio.

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TEST GRATIS A STUDENTI IN AUTOSORVEGLIANZA

Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli studenti che dovranno fare autosorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente. Per questo tipo di misura, il Commissario per l'Emergenza ha autorizzato lo stanziamento 92 milioni e 505mila euro fino al 28 febbraio.

 

Ore 20.35. Contrordine durante la riunione del Consiglio dei ministri: per l'accesso ai servizi alla persona, ai negozi, alle banche e gli uffici pubblici basterà il Green pass base, quello che si ottiene anche con il tampone, oltre che per vaccino o guarigione. È il compromesso che sarebbe stato raggiunto in Cdm, dopo l'opposizione della Lega all'introduzione del Super Green pass, riservato solo a vaccinati o guariti.

 

Ore 18.45. È iniziata a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri: il governo sta per varare un nuovo decreto con misure per il contenimento della pandemia. Sul tavolo ci sono le nuove misure per frenare i contagi da Covid.

 

18.15.  Maggioranza divisa sulla proposta del premier Mario Draghi di introdurre un obbligo di vaccinazione per gli over 50: nel corso della cabina di regia, riferiscono diverse fonti, il Pd avrebbe ribadito con forza la richiesta di estendere a tutti l'obbligo di vaccino, come il ministro della Salute Roberto Speranza. I due partiti di centrosinistra però sarebbero pronti ad accettare la mediazione del premier.

La Lega avrebbe riproposto di fissare l'asticella del vaccino a 60 anni e il Movimento 5 Stelle si sarebbe espresso sulla stessa posizione. Elena Bonetti per Iv avrebbe dato sostegno alla posizione di Draghi per andare avanti sulla spinta vaccinale, mantenere attività economiche aperte, anche introducendo obbligo e super Green pass. Iv ha anche chiesto priorità a scuola in presenza e non in Dad. Una decisione finale, viene riferito, sarà presa dunque solo in Cdm. Lo stesso vale per le sanzioni da affiancare all'obbligo. Gli over 50 potranno andare a lavorare solo con il Super Green pass, che si ottiene con vaccino o la guarigione dal Covid, mentre per chi ha più di 50 anni e non lavora scatterà l'obbligo di vaccino. E' quanto emerge, secondo quanto confermano anche fonti di Palazzo Chigi, dalla cabina di regia sul Covid che si è conclusa. La proposta, è ora in discussione con le Regioni.

 

Ore 16.45. Obbligo di vaccino per chi ha più di 50 anni. E' l'orientamento che starebbe emergendo, a quanto apprende l'Ansa, dalla cabina di regia in corso a Palazzo Chigi. Ed estensione del Super-pass che dovrebbe essere esteso per l'accesso ad altre attività oltre a quelle già oggi previste: servizi alla persona, servizi pubblici, attività economiche, salvo alcune eccezioni che verranno indicate espressamente. Lo si apprende da fonti di governo mentre è in corso la cabina di regia a Palazzo Chigi. Tra le attività economiche per le quali dovrebbe servire il Green pass rafforzato si citano a titolo di esempio i centri commerciali.

Maggioranza divisa sulla proposta del premier Mario Draghi di introdurre un obbligo di vaccinazione per gli over 50: nel corso della cabina di regia, riferiscono diverse fonti, il Pd avrebbe ribadito con forza la richiesta di estendere a tutti l'obbligo di vaccino, come il ministro della Salute Roberto Speranza. I due partiti di centrosinistra però sarebbero pronti ad accettare la mediazione del premier.

 

Ore 16. È iniziata a Palazzo Chigi la riunione della cabina di regia del governo sul Covid presieduta dal premier Mario Draghi. L'escalation dei contagi - ieri il record dall'inizio della pandemia, 170mila - spinge il Governo verso una nuova stretta per frenare la corsa del virus. Pd, Iv e Fi sono a favore dell'obbligo di vaccini, così come il ministro della Salute Roberto Speranza, mentre la Lega apre all'obbligo, ma solo per gli over 60. In sede di riunione, la Lega ribadirà la necessità di non dimenticare l'impatto economico della pandemia su un settore importante per l'economia nazionale come il turismo. Sono queste le posizioni dei partiti della maggioranza a ridosso della cabina di regia. Molti dubbi sembrano invece solcare il M5s, che ha al suo interno diverse posizioni.

 

Ore 10. L'escalation dei contagi - ieri il record dall'inizio della pandemia, 170mila - spinge il Governo verso una nuova stretta per frenare la corsa del virus.

Tra le ipotesi in campo - ma Palazzo Chigi resta prudente - spunta, in alternativa all'imposizione del super green pass a tutti i lavoratori, anche l'obbligo vaccinale per i soggetti fragili, i più a rischio, come gli over 60: sono 1,2 milioni gli italiani in questa fascia d'età ancora senza iniezione e sono quelli che affollano ospedali e terapie intensive, determinando anche il cambio di colore delle regioni. 

Altri dossier in discussione sono quelli delle regole per la Dad a scuola e la circolare per lo smart working nella Pa.

«Noi da sempre siamo per la scuola in presenza. Se però si vuole mettere in atto un piano effettivo con degli obiettivi da raggiungere allora non sarebbe una cattiva idea prendersi due/tre settimane di dad e però raggiungere gli obiettivi. Al primo posto va messo l’aumento della percentuale di alunni vaccinati». Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) Antonello Giannelli su La7 a «L’aria che tira»

Il premier Mario Draghi, rientrato a Roma, ha fatto ieri il punto con i ministri Roberto Speranza, Patrizio Bianchi, Roberto Brunetta e con il commissario Francesco Figliuolo in vista del Consiglio dei ministri che si dovrebbe tenere nel pomeriggio per varare nuove misure utili a fronteggiare il picco dei contagi, atteso a fine mese. Il Cdm sarà preceduto da una cabina di regia politica perché nella maggioranza le distanze, in particolare sull'ipotesi di estensione del super green pass, restano tutte. La linea del presidente del Consiglio è stata sempre quella di decidere sulla base dei dati. Ed i numeri, spinti dalla variante Omicron, fanno segnare giorno per giorno nuovi picchi per contagi e vittime (più morti dei 259 di ieri non si registravano dallo scorso 30 aprile). Ma il peggio dovrà ancora venire, visto che gli esperti prevedono un'ulteriore crescita del Covid nelle prossime settimane prima che si raggiunga il plateau. L'imperativo è quindi di raffreddare la curva. Sul tavolo c'è l'estensione del green pass rafforzato a tutti i lavoratori, pubblici e privati (lo ha chiesto ieri Forza Italia), oppure solo per i primi. Ma al momento le norme non compaiono nelle bozze e non si esclude nemmeno la possibilità di limitarlo in una prima fase ai dipendenti che sono a contatto col pubblico.

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