«Non permetterò che l'Italia diventi il campo profughi d'Europa». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine della cerimonia con cui ha deposto una corona di fiori al monumento di Cristoforo Colombo a New York. Per la premier ora «bisogna dichiarare guerra ai trafficanti di uomini».
«Per me è importante che vada avanti il memorandum con la Tunisia, al di là dei soliti tentativi della sinistra europea di minare un lavoro molto delicato, lungo e faticoso e di non avere spesso il coraggio di farlo a viso aperto, continua a essere la soluzione più sensata», ha detto la premier. «Dopodiché la commissione ha detto che secondo loro il memorandum è un modello da utilizzare anche con altre nazioni io sono d'accordo. Penso che lo schema vada utilizzato per tutti i Paesi del Nordafrica».
Le critiche del premier polacco Mateusz Morawieck (destra populista di Diritto e giustizia alleata di Fratelli d’Italia sui banchi dell’Europarlamento che ha detto "nie" al piano di Ursula von der Leyen per Lampedusa) facevano «riferimento al patto di immigrazione e asilo. Se il tema è quello sono d'accordo, nel senso che la questione non è quella dei ricollocamenti ma come si fermano le partenze illegali. Finché in Europa pretendiamo di discutere di come distribuiamo le persone non ne verremo a capo perchè nessuno può pensare di fronte a questi flussi di scaricare il problema su un altro». Così la premier del Consiglio parlando a New York. «Il patto di immigrazione e asilo è un tema precedente, lei lo ha citato ma fa parte del pacchetto. Von der Leyen sa che non è la mia priorità».