FERRARA. Ha già ucciso e avrebbe con sé almeno due pistole: la persona che ieri ha sparato e ucciso la guardia volontaria Valerio Verri era armata con una calibro 9x21 e poi è fuggito prendendo con sé un'altra pistola, l'arma dell'agente di polizia provinciale rimasto ferito, Marco Ravaglia. Al momento il fascicolo aperto dalla procura di Ferrara per omicidio e tentato omicidio è ancora in ogni caso contro ignoti. Non ci sono infatti certezze probatorie che il responsabile sia Igor Vaclavic. Ora in Procura, le indagini sono state coordinate fino a tarda notte dal pm di turno Ciro Alberto Savino, si attende che l'agente ferito venga stabilizzato - è in coma farmacologico - e possa riferire cosa è successo e riconoscere, eventualmente, dalle foto segnaletiche l'autore dell'agguato.
I paracadutisti del Tuscania, i Cacciatori di Calabria, 24 unità del Gruppo intervento speciale (Gis) per operare sia da terra che dall’aria con tiratori scelti e una squadra di intervento «per eventuali situazioni risolutive». È solo una parte dello spiegamento di forze messe in campo dai carabinieri per stanare Igor Vaclavic. Sono in atto anche servizi di controllo del territorio, tra le province di Bologna e Ferrara, con un impiego di circa 150 carabinieri per ogni turno di servizio.