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Le misure dal 26 aprile

Verso il nuovo decreto: torna la zona gialla, pass per gli spostamenti. Scuola, da lunedì in classe al 60%. Scontro sul coprifuoco

Foto Ansa
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Il nuovo decreto Covid, valido dal 26 aprile al 31 luglio, è atteso al Consiglio dei Ministri convocato, a quanto si apprende, alle 17. Secondo la bozza circolata nella giornata di martedì tornano le zone gialle e arriva la «certificazione verde» per gli spostamenti tra le Regioni. Le misure, scaglionate a partire dal 26 aprile come anticipato la scorsa settimana dal governo, dovrebbero avere validità fino al 31 luglio. Fino a questa data infatti dovrebbe essere disposta la proroga dello stato d’emergenza Covid. 

 

Nella bozza, secondo quanto riporta l'Ansa, si conferma anche il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, ma le regioni insistono affinché ci sia l'ampliamento di un'ora, almeno fino alle 23. «Sul coprifuoco - ha detto Fedriga a Radio Capital - c'è un'interlocuzione con il Governo. La Conferenza delle Regioni propone, misura assolutamente responsabile, l'ampliamento di un'ora, fino alle 23, per permettere alle attività, nei limiti delle regole, di avere un minimo di respiro».

 

Dal 26 aprile riaprono in zona gialla i ristoranti a pranzo e cena «con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto» mentre dal primo giugno potranno aprire ma solo a pranzo anche i locali che hanno spazi al chiuso. Sempre secondo la bozza, dal 26 aprile in zona gialla torna anche il calcetto, ok agli sport da contatto ma spogliatoi ancora off limits. La bozza prevede inoltre in la zona gialla dal 15 maggio l’apertura delle piscine all’aperto, dei mercati e dei centri commerciali anche nei giorni festivi, dal primo giugno delle palestre, dal 1° luglio delle fiere, dei convegni e dei congressi, dei centri termali e dei parchi tematici.

 

Per quanto riguarda le scuole superiori, secondo quanto prevede la bozza del Decreto, potranno adottare «forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica» affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza «ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca» mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza deve essere garantita «ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca». Le disposizioni, prosegue il testo, «non possono essere derogate da provvedimenti dei presidenti delle Regioni» fatto salvo casi di «eccezionale e straordinaria gravità» dovuti al Covid.

 

Gli spostamenti sono consentiti «in entrata e in uscita dai territori delle Regioni e delle Province autonome che si collocano nelle zone bianca e gialla». Gli spostamenti in fascia rossa e arancione saranno però consentiti «ai soggetti muniti delle certificazioni verdi» e cioè comprovanti l'avvenuta vaccinazione Covid o la negatività a un test molecolare o antigenico rapido. Secondo la bozza del decreto, «dal 1° maggio al 15 giugno 2021, nella zona gialla e, in ambito comunale, nella zona arancione, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno», e «nel limite di quattro persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai figli minorenni e a persone con disabilità o non autosufficienti conviventi».

 

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