<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La nuova stretta del Governo

Conte: «Chiuse
attività produttive
non essenziali»

Il premier Conte ha parlato in tarda serata alla nazione
Il premier Conte ha parlato in tarda serata alla nazione
Il premier Conte ha parlato in tarda serata alla nazione
Il premier Conte ha parlato in tarda serata alla nazione

«Abbiamo deciso di chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia essenziale».  Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, in tarda serata di sabato 21 marzo, in diretta Facebook. 

Ma negozi di alimentari e farmacie resteranno aperti.

 

Quelle messe in atto sono «misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perchè solo così riusciamo a tutelare noi stessi». Sono misure «che richiederanno tempo per far vedere i loro effetti», aggiunge.

 

«È la crisi più difficile che il paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. la morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova». 

 

Chiusura delle fabbriche, dunque, come avevano chiesto le Regioni del Nord.

Ma il premier assicura che «continueranno a restare aperti tutti i supermercatii negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c’è ragione di fare code e corse agli acquisti. Resteranno aperte farmacieservizi bancaripostali e assicurativi, assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti». 

 

«Al di fuori delle attività essenziali consentiremo solo il lavoro in modalità smart working e attività produttive rilevanti per il Paese. Riduciamo il motore produttivo dell’Italia, ma non lo arrestiamo» ha concluso Conte.

 

Suggerimenti