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Italia

Cadavere trovato nel Bresciano, è dell'ex vigilessa scomparsa

Laura Ziliani era scomparsa lo scorso maggio nel Bresciano
Laura Ziliani era scomparsa lo scorso maggio nel Bresciano
Laura Ziliani era scomparsa lo scorso maggio nel Bresciano
Laura Ziliani era scomparsa lo scorso maggio nel Bresciano

La prima risposta è arrivata e non stravolge il quadro già tracciato dagli inquirenti. Il cadavere in avanzato stato di decomposizione ritrovato domenica pomeriggio nascosto tra la vegetazione vicino al fiume Oglio a Temù è dell’ex vigilessa Laura Ziliani, scomparsa lo scorso 8 maggio in provincia di Brescia. Durante l’autopsia eseguita in ieri mattina nel reparto di medicina legale degli Spedali civili di Brescia, è stato il professor Andrea Verzeletti a fornire il primo fondamentale dettaglio ancor prima dell’esito della prova del Dna, il cui risultato sarà depositato la prossima settimana in virtù della comparazione tra il profilo genetico del cadavere e quello della figlia mezzana di Laura Ziliani, l’unica a non essere indagata. Il riconoscimento, e quindi la certezza, è stata fornita da una ciste sotto il piede destro. Ma un altro particolare è risultato determinante: sui lobi delle orecchie c’erano degli orecchini che i parenti della donna svanita nel nulla lo scorso otto maggio hanno riconosciuto essere di Laura Ziliani.

 

Non è ancora chiara invece la natura del decesso. Sul corpo non ci sono segni evidenti di violenza e servirà quindi un’analisi degli organi interni per valutare l’ipotesi dell’avvelenamento e il medico legale aspetta anche l’esito dell’esame tossicologico. Anche la Tac non ha evidenziato fratture e quindi gli inquirenti escludono al momento che il cadavere possa essere stato trascinato dalla corrente del fiume Oglio che nei giorni scorsi era in piena a causa delle forti piogge. A questo si aggiunge il fatto che la donna non aveva acqua nei polmoni.  Difficile, sempre perché il cadavere non presenta fratture, pensare a un incidente in montagna con caduta in un burrone. Il corpo resta ancora sotto sequestro e a disposizione della magistratura, con il pm Caty Bressanelli che aspetta i referti medici per valutare eventuali sviluppi nell’ambito dell’inchiesta aperta per omicidio volontario e occultamento di cadavere, con indagate la prima e la terza figlia di Laura Ziliani e il fidanzato della maggiore.

 

«Sappiamo almeno che fine ha fatto Laura, ora serve la verità» è il primo commento della parte della famiglia non coinvolta nell’indagine, ovvero la mamma, la figlia mezzana e due fratelli di Laura Ziliani che ieri, durante l’autopsia, erano rappresentati da un consulente nominato dall’avvocato al quale i familiari si sono affidati. Un legale diverso da quello che assiste le ragazze indagate che, al momento, sarebbero in rotta con il resto della famiglia.

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