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Una Pasqua con Bach

Un Bach che parla... veneto per chiudere la Settimana Santa

allegro dal concerto in la minore BWV 593
allegro dal concerto in la minore BWV 593
Bach, allegro dal concerto in la minore BWV 593

«Dopo il Bach che parla italiano, con la voce degli organi italiani ospitati in alcune chiese della nostra città, ho voluto concludere il progetto realizzato assieme al Giornale di Vicenza con un Bach che parla veneto». Così Margherita Dalla Vecchia spiega la scelta di proporre nel video del giorno di Pasquetta, il 5 aprile, l’allegro dal concerto in la minore BWV 593, in realtà una trascrizione organistica, a opera del grande compositore tedesco, del concerto n. 8 dalla raccolta L’estro armonico di Vivaldi. Questo brano festoso, in cui si percepisce la verve ritmica del Prete Rosso che Bach seppe importare in tante sue opere, come le toccate o i preludi, viene eseguito all’organo Mascioni della chiesa di San Paolo, uno strumento del 1992 a trasmissione meccanica per i tasti, elettrica per i registri.

«Sono stata colpita – dichiara Dalla Vecchia al termine di Una Pasqua con Bach – in primo luogo dalla disponibilità dei sacerdoti e delle istituzioni che hanno condiviso da subito questo progetto. Ho sempre suonato queste e altre pagine del Cantor proprie dei diversi tempi liturgici, ma per me è stata un’opportunità meravigliosa poterle eseguire accanto alle opere d’arte ospitate nelle nostre chiese, e poterle comunicare a un pubblico così vasto come quello raggiunto dal Giornale di Vicenza. E sono stata molto sorpresa dall’incoraggiamento che ho ricevuto a continuare in avventure come questa, perché anche chi non è addetto ai lavori è riuscito a comprendere meglio la sintassi dei preludi corali di Bach, la trascendenza di questa musica, e a goderne di più la bellezza anche grazie all’introduzione all’ascolto che ho premesso all’esecuzione. Sono infine convinta che l’espressività delle opere di Bach che abbiamo proposto abbia beneficiato anche dello splendore delle chiese dove abbiamo suonato e delle riprese video delle nostre interpretazioni».

Filippo Lovato

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