Onestà, valore, affidabilità, giustizia, principio di beneficenza, rispetto, fair play, confronto tra pari, lealtà, decoro professionale, trasparenza, obbedienza alla legge, confidenzialità. Questi i principi che ispirano le buone prassi scientifiche. Un ritratto della scienza come opera essenziale ma intrinsecamente umana e, come tale, soggetta a tutti gli errori e a tutte le distorsioni di ogni umana attività, bisognosa di strumenti di autocontrollo più efficaci e di un’attenta vigilanza esterna, nell’interesse dei cittadini e, in fin dei conti, della scienza stessa. Ne parliamo con Daniela Ovadia, giornalista scientifica, ricercatrice e docente nel campo dell’etica della ricerca presso l’Università di Pavia, condirettore del Laboratorio Neuroscienze e Società presso la stessa Università e Direttore scientifico del Center for Ethics in Science and Journalism di Milano e con Fabio Turone Direttore dell’Agenzia Zoe di Giornalismo Scientifico e del Center for Ethics in Science and Journalism, corrispondente italiano di Research Professional e collaboratore di numerose testate internazionali tra cui Medscape e Nature, Presidente di Science Writers in Italy, l’Associazione Professionale dei Giornalisti Scientifici e Comunicatori della Scienza in Italia.