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L'iniziativa del GdV

Festival della scuola, boom di visite in Fiera

di Maria Elena Bonacini
In 6600 tra genitori e studenti hanno partecipato alla due giorni ricca di incontri e progetti per aiutare i ragazzi nella scelta
ViOrienta in Fiera a Vicenza (COLORFOTO)

ViOrienta "bussola" per 6.600. Tante le persone che hanno partecipato alla due giorni di orientamento scolastico promossa da Il Giornale di Vicenza in collaborazione con Comune, Provincia, Regione e Ufficio scolastico territoriale.

Sedici istituti si sono presentati ai ragazzi

Una cornice in cui 16 istituti di Vicenza e provincia hanno presentato i propri corsi ai ragazzi di seconda e terza media, arrivati venerdì mattina, 10 novembre, insieme ai professori, e poi con i genitori, per cercare di chiarirsi le idee su "cosa farò da grande". Molti lo scrivono sul grande foglio bianco predisposto dagli organizzatori. Accanto agli intramontabili calciatori, cantanti e modelle ci sono programmatori di videogiochi, insegnanti, medici, ma anche social e youtuber. Diversi confessano invece di non avere ancora le idee chiare.

Il servizio "chiedilo alle prof"

E per aiutare questi ultimi a orientarsi, per due giorni ha funzionato il servizio "Chiedilo alle prof", colloqui personali con docenti e consulenti di ViOrienta. Uno di questi, il pedagogista Stefano Coquinati, ha anche illustrato come organizzare il proprio metodo di studio e ai genitori come supportarli nel modo giusto in questo cambiamento. «Gli incontri - racconta - sono stati richiestissimi, con code anche di 20 persone. Alla fine sono stati una settantina, dando a tutti il giusto tempo. È bello che ci fossero anche tanti studenti di seconda media, che stanno iniziando per tempo a guardarsi attorno. Anche gli appuntamenti per i genitori sono stati partecipati e abbiamo dialogato su come possono valorizzare l'esperienza scolastica dei figli».

I ragazzi non vanno accuditi troppo

Un'operazione importantissima per fare in modo che i ragazzi possano cogliere il massimo dalla nuova realtà. «L'atteggiamento giusto è non accudirli troppo, ma valorizzare il loro impegno e lavoro. Sostenerli quando devono lavorare tanto, non cercando di farli lavorare meno ed essere dalla loro parte, ma senza prendere le loro difese».

Il progetto Gap del Moica

È rivolto a mamme e papà anche il progetto Gap del Moica, che si propone di prevenire e - in caso - aiutare i ragazzi ad uscire dalle nuove dipendenze da social e videogiochi. «Questa iniziativa - spiega Elisabetta Iovene, una delle docenti coinvolte - vuole affrontare un problema in forte aumento partendo dal lavoro sulla relazione tra adulti e ragazzi. A disposizione degli iscritti, che possono essere genitori, ma anche tutte le figure, abbiamo creato la piattaforma gratuita progettogap.it, che fornisce brevi video con diversi percorsi. Il primo è appunto sulla relazione, che è la migliore forma di prevenzione, il secondo fa conoscere agli adulti il mondo digitale dei giovani, mentre un terzo è dedicato agli operatori del settore e dà indicazioni su come riconoscere i segnali di dipendenza e consigliare i percorsi per fuoriuscirne, tramite i servizi sul territorio. C'è poi una sezione nella quale si trovano tutte le risposte alle domande che più spesso ci vengono rivolte dai ragazzi».

I racconti dei ragazzi in fiera

Tra gli stand tante le famiglie che sono arrivate fino quasi all'orario di chiusura. Sofia, che frequenta la terza media, è ancora indecisa: «Avrei una preferenza per l'alberghiero, ma devo ancora pensarci». È invece più orientata verso una professione tecnica Maria Jghab, che è ancora in seconda, accompagnata da papà Hassan, mamma Elena e la sorella Sofia. «Mi piacerebbe fare architettura, quindi la scuola superiore ideale sarebbe il Canova e sono andata a informarmi», spiega. «È un'iniziativa molto bella, anche per la presenza, ad esempio, dell'Ulss 8 - afferma il padre». Tra pochi giorni sarà in edicola, con il GdV, un inserto speciale che ripercorrerà con testi e foto le due giornate di ViOrienta 2023.