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le reazioni

Vicenzaoro, i commenti entusiasti degli ospiti d'onore

È stato un grande successo la prima giornata di Vicenza Oro. Questa edizione è particolarmente significativa e probabilmente la più grande in quasi settant'anni di storia della kermesse. Numerose le personalità intervenute in questa prima giornata.

Lorenzo Cagnoni, Presidente Italian Exhibition Group: «È questa la più grande Vicenzaoro in quasi 70 anni di storia della manifestazione orafa, e uno dei più importanti eventi di settore al mondo, è grazie alla fiducia delle aziende nazionali ed estere, di associazioni e istituzioni, operatori professionali e media. A loro e alle migliaia di visitatori e buyer in arrivo va perciò il mio ringraziamento. Lo diciamo, magari sottovoce, con l’orgoglio di inaugurare oggi la manifestazione di riferimento in Europa per le filiere dell’oreficeria e gioielleria e per il Made in Italy in particolare. Vicenzaoro, non dovremmo stancarci di ripeterlo, né tantomeno diminuire il valore di questa affermazione, è oggi una delle tre manifestazioni di riferimento a livello mondiale per questo settore. Un dato di fatto, reso possibile dalla risposta premiante che il mercato dà al nostro lavoro. Il sistema fieristico è una leva di vantaggio per l’internazionalizzazione e dunque per la crescita delle imprese italiane nel mondo, su cui ICE ci affianca sempre e i risultati sono qui oggi evidenti».

Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto: «Solo i pessimisti non fanno fortuna, è la formula del successo della nostra terra che ha 1.300 aziende, con tremila addetti. Le nostre aziende sono PMI con 3,2 addetti per impresa ma che realizzano quasi 2 miliardi di export. Determinazione e forza di volontà, credere che dopo la pioggia arriva il sereno è uno dei driver. Non dimentichiamo che qui a Vicenzaoro c'è la sezione T.Gold. In tema dei macchinari, noi siamo grandi innovatori e la ricerca in Veneto la si fa a partire dall'azienda. Vero che abbiamo l'80 per cento di aziende che hanno meno di 15 dipendenti, modello non fordista ma che è quello della piccola e media impresa. Ma è altrettanto vero che i primi a fare ricerca sono i nostri imprenditori».

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy: «Vicenzaoro è il più grande Salone europeo dedicato all’oreficeria e alla gioielleria. Qui non si celebra solamente il “bello ben fatto”: si presenta al mondo il meglio di una filiera di altissimo valore che ha saputo evolvere e rinnovarsi, coniugando abilmente la secolare tradizione orafa italiana con un'innovazione tecnologica all'insegna della sostenibilità. Un patrimonio che merita di essere tutelato e promosso anche attraverso l'estensione ai prodotti artigianali e industriali del marchio Igp, così come ha recentemente deciso il Consiglio Competitività dell’Unione europea: un grande successo per il nostro Paese e per le sue attività produttive, di cui di certamente la filiera del gioiello è un’espressione nobile. L’azione di questo Governo sarà sempre orientata in difesa delle arti e dei mestieri: ciò passerà anche da un'attenzione particolare verso il mondo della formazione, chiave per colmare il divario di competenze richieste dal mercato del lavoro e difficili da reperire».

Francesco Rucco, Sindaco di Vicenza: «Il fattore Vicenza si dimostra essenziale per un evento che si preannuncia di grande successo confermandosi il principale punto di riferimento italiano in tutto il mondo per quanto riguarda l'industria della creazione orafa. Una città che grazie al suo ingegno, alla sua laboriosità, alle sue infrastrutture e ricettività è capace di richiamare oltre 1.300 brand provenienti da 36 differenti paesi dando dimostrazione, attraverso IEG, di una straordinaria capacità di aprire le porte offrendo il binomio vincente "artigianato e tecnologia". Un caloroso benvenuto alla nuova community “Time” che si dedica al business dell'orologeria contemporanea e alla sua filiera, e congratulazioni ai vertici di IEG e a quanti lavorano per questo evento, sempre più fiore all'occhiello della nostra città».

Maria Cristina Franco, Vicepresidente della Provincia di Vicenza: «Vicenza Città dell’oro, da sempre e, ci auguriamo, ancora per tanti anni. E perché ciò sia possibile ci affidiamo ai giovani, a chi domani sarà impegnato nel settore orafo-gioielliero e avrà l’onere di mantenere gli standard qualitativi che ci contraddistinguono nel mercato globale. L’intuizione di Federorafi di aprire le porte di Vicenzaoro agli studenti degli istituti superiori va in questa direzione, ed è un segno di intelligenza e lungimiranza, per questo ho da subito offerto la collaborazione mia e della Provincia. Per la prima volta gli studenti potranno entrare in fiera non come semplici visitatori, ma con guide d’eccezione, imprenditori, manager, esperti del settore».

Claudia Piaserico, Presidente Federorafi: «Il settore ha bisogno di giovani preparati e affascinati dalle opportunità professionali offerte dal settore orafo. Per sopperire alla mancanza di capitale umano, dobbiamo lavorare sulla cultura e per questo abbiamo dato vita a progetti di comunicazione, che sfruttano i canali social adatti per arrivare alle nuove generazioni e dal forte respiro internazionale, anche grazie al supporto di Agenzia ICE, e di reputazione, per far arrivare anche alle famiglie il valore di un settore che è patrimonio del Made in Italy».

Roberto Luongo, direttore generale ICE Agenzia: «Dal punto di vista del settore dell’oreficeria e gioielleria italiana è una stagione molto positiva, che con i dati di fine 2022 probabilmente segnerà un record. Record che verrà raggiunto grazie alle imprese italiane, che lavorano incessantemente su tantissimi mercati esteri, su cui noi di ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane lavoriamo con la collaborazione dei nostri uffici. Abbiamo un ruolo molto forte nella promozione delle nostre manifestazioni all’estero, anche in collaborazione con Italian Exhibition Group, ma il cardine della nostra azione promozionale, che abbiamo sostenuto con stanziamenti molto rilevanti, è legato al polo orafo di Vicenza. Oggi a Vicenzaoro abbiamo portato 400 buyer da 64 Paesi, anche attraverso la campagna di comunicazione portata avanti con IEG».

Stefano Micelli, Professore di Economia e gestione delle Imprese all’Università Ca’ Foscari di Venezia: «Il saper fare di matrice artigianale ha rappresentato un elemento essenziale della proposta di valore della gioielleria italiana. Le imprese italiane, i marchi leader così come le piccole imprese, hanno potuto contare su questo fattore distintivo che ha reso unica la produzione italiana in termini di originalità e qualità. Nel recente passato il ruolo delle imprese leader del settore ha visto crescere la sua importanza in coincidenza con il processo di internazionalizzazione dei mercati. L’importanza crescente dei grandi marchi conferma l'importanza di piccole imprese che contribuiscono ad animare una filiera ricca di competenze e spirito imprenditoriale».