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CGIL

Le vere priorità per tutelare i lavoratori

I temi strategici della campagna elettorale per il mondo del lavoro
By Athesis Studio

Le elezioni politiche del prossimo 25 settembre rappresentano sicuramente uno dei momenti più importanti nella vita di un paese democratico come il nostro.

«Per questa elementare ragione la CGIL, organizzazione sindacale di massa, democratica ed antifascista, ritiene doveroso esprimere il proprio autonomo punto di vista circa i temi che vorremmo animassero il confronto elettorale e circa le priorità da affrontare - sottolinea il segretario provinciale Giampaolo Zanni -. E lo facciamo da sindacato che ha il compito di battersi per la difesa e tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti, delle pensionate e dei pensionati, delle persone che cercano lavoro e delle fasce sociali più deboli nella società, e poi per costruire un’economia a misura umana ed ambientalmente sostenibile ed una società basata sulla giustizia e sulla coesione sociale».

Quali le vostre richieste in questa campagna elettorale?

«Vorremmo, rispetto ai comportamenti, che le forze politiche e gli schieramenti in campo abbandonassero slogans e semplificazioni, e dicessero quali sono le loro proposte concrete sui temi che riguardano il futuro del nostro paese e delle persone che lo abitano, perché questo è il compito di chi si candita a governarlo. Le stesse ci dicano pertanto, passando ai contenuti, quali sono le loro proposte rispetto alla situazione geopolitica mondiale, in particolare rispetto al futuro dell’Unione Europea e rispetto all’escalation militare in corso. La CGIL ritiene fondamentale costruire un’Europa politica e sociale unita, forte e plurale; e ritiene maturi i tempi per esprimere una posizione di contrarietà alla corsa al riarmo ed alla guerra come modalità di risoluzione dei contrasti, adottando scelte conseguenti. Ci dicano poi le loro proposte rispetto ai seguenti temi nazionali di respiro globale: crisi climatica e sostenibilità ambientale; rischi pandemici; transizione energetica e digitale; politiche demografiche, temi che la CGIL ritiene ineludibili per la salvaguardia del pianeta che ci ospita e della vita delle future generazioni. E come sindacato vorremmo che le forze politiche dicessero in concreto quali sono le loro proposte sui seguenti temi nazionali: realizzazione dei progetti contenuti nel PNRR, che devono creare lavoro vero e stabile e spingere il paese verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale; lavoro precario e lavoro povero, che sono piaghe da sconfiggere; fisco, rispetto al quale noi siamo fortemente contrari alla flat tax, che favorirebbe i redditi più elevati, e chiediamo invece la riduzione delle imposte che gravano su salari, stipendi e pensioni, allo scopo di invertire il processo di crescita delle disuguaglianze in Italia; sicurezza sul lavoro, per fermare la strage in corso; pensioni, perché noi non abbiamo mai condiviso la riforma Fornero in vigore; sanità e scuola pubblica, che sono presidi della coesione sociale e della democrazia; non autosufficienza, per non lasciare sole le famiglie e per gestire l’invecchiamento della popolazione; e migranti, perché occorre sconfiggere la xenofobia e cercare la miglior gestione del fenomeno migratorio».

E sul fronte del caro-energia?

«E’ una priorità. Le forze politiche ci dicano le loro proposte a sostegno di lavoratori dipendenti e pensionati, che hanno subito una secca perdita del proprio potere d’acquisto a causa dell’aumento ingiustificato del prezzo dei beni, e per sconfiggere l’ingiustizia dei profitti speculativi realizzati da tante aziende. Noi pensiamo che occorra intervenire sul caro bollette; tassare gli extraprofitti realizzati da queste aziende; rinnovare i CCNL tenendo conto degli aumenti reali dei prezzi di tutti i beni; adeguare le pensioni rispetto al caro vita; fare una legge sulla rappresentanza e la contrattazione collettiva per sconfiggere i contratti pirata; e fare una legge sul salario minimo che agganci la sua definizione alla contrattazione collettiva certificata».