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Imbrattato il Ponte. Individuati sei giovani

Appena restaurato, il Ponte è subito vittima di imbrattatori. Ma la sorveglianza funziona e la bravata rischia di costare davvero cara al gruppetto di giovani che sabato durante il coprifuoco si è divertito a sporcare il parapetto a colpi di vernice. Gli autori del gesto sono stati identificati e se il sindaco Elena Pavan, infuriata, promette “punizioni esemplari”, l’assessore alla sicurezza Claudio Mazzocco invita i colpevoli «a presentarsi spontaneamente al comando di polizia locale, in modo da attutire le conseguenze di un comportamento inqualificabile». Questo perché l’Amministrazione ha scelto la linea della tolleranza zero e «nel rispetto della legalità – precisa il sindaco – non ci sarà nulla di intentato perché gesti del genere non si ripetano mai più». Vale a dire che accanto a una multa di alcune migliaia di euro, gli imbrattatori rischiano una denuncia penale per aver deturpato un monumento di rilevanza nazionale, una seconda multa per aver violato il coprifuoco e la pronuncia a loro carico di un Daspo urbano «che – aggiungono sindaco e assessore – li tenga lontani dal centro storico aiutandoli a meditare sulle loro malefatte».

«Per risalire alle loro identità – riprende Mazzocco – abbiamo lavorato ininterrottamente da domenica mattina presto a ieri verso l’ora di pranzo, e con l’occasione ringrazio i nostri operatori della polizia locale per disponibilità e senso del dovere esemplari. Ma il risultato è valso la fatica e sappiamo chi ha deturpato il nostro Ponte». A quanto risulta dalle riprese della videosorveglianza, il fatto è avvenuto poco dopo le 23 di sabato. «Le immagini mostrano chiaramente un gruppetto di sei giovani – evidenzia l’assessore -, quattro maschi e due ragazze. Persone apparentemente insospettabili, vestite anche con una certa ricercatezza». A un certo punto, mentre gli altri fanno da scudo, uno di loro estrae un grosso pennarello caricato a vernice nera e lascia la sua firma su una delle balaustre. Passano pochi secondi, i sei si guardano attorno come per verificare di non essere osservati, e arriva una seconda firma, questa volta con vernice argentata. «Le riprese sono inequivocabili – ribadisce Mazzocco – e sono già state vagliate da chi di dovere. Ci auguriamo che ai vandalismi segua una forma di ravvedimento, altrimenti procederemo con tutti i mezzi a nostra disposizione». Resta l’interrogativo, da parte del sindaco, sul perché di un gesto tanto sconsiderato nella forma e nella sostanza. Se non altro, perché negli ultimi anni la storia del Ponte è stata ripercorsa minuto per minuto, perché i restauri hanno occupato quotidianamente le cronache e perché si è costituito un comitato per far dichiarare il Ponte monumento nazionale. «Aggiungo che, non solo metaforicamente, gli occhi della città sono costantemente puntati sul Ponte – chiude il sindaco -, per cui mi chiedo che cosa volessero dimostrare gli autori di questo gesto vergognoso e come potessero pensare di sfuggire a una punizione che ricorderanno per sempre».