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Sabato l'apertura

Al museo prende forma la mostra delle meraviglie

(Foto Ceccon)
(Foto Ceccon)
L'apertura della cassa con il "Capriccio con edifici palladiani" di Canaletto

“Palladio, Bassano e il Ponte”: la mostra che accompagnerà fino a ottobre dal museo civico di Bassano le celebrazioni per la fine dei lavori al Ponte degli Alpini, inizia a svelarsi. E in un’anteprima offerta a conclusione dell’allestimento dimostra di saper regalare emozioni e valere tutta l’attesa che in questi giorni si percepisce in città. Concepita dalla direttrice dei musei, Barbara Guidi, e allestita dal giovane architetto e regista teatrale Andrea Bernard, è un percorso nella storia dell’arte, nel pensiero di Andrea Palladio ma anche tra le suggestioni di vento e acqua che accompagnano il corso del Brenta.

Museo di Bassano. Si prepara l'installazione dei "Capricci palladiani" di Canaletto per la mostra s

Il ponte come idea-guida, ci si ritrova a seguire le orme di Palladio nel momento in cui ricevette dai bassanesi la richiesta di ripensare la struttura di legno che da tre secoli univa Bassano e Angarano, e si resta ammirati di fronte ai Capricci di Canaletto che offrono la visione di un Canal Grande molto “vicentino”, nel quale si possono scorgere richiami a palazzo Chiericati e alla Basilica, ai lati di un ponte di Rialto classicheggiante che riprende un progetto di Palladio mai realizzato. E l’arrivo a Bassano da Parma del “Capriccio con edifici palladiani”, forse il dipinto più celebre di Canaletto, è stato il momento più solenne delle giornate di allestimento.

L'esame dei dipinti di Canaletto prestati al museo di Bassano per la mostra sul Ponte

Tutto questo potendo già incrociare nelle sale espositive, documenti d’epoca, estratti dei Quattro libri dell’architettura e testimonianze pittoriche o fotografiche che restituiscono un’immagine del centro storico di Bassano conservata nei secoli. A dimostrazione, casomai ce ne fosse ancora bisogno, di come il Ponte degli Alpini sia così radicato nelle memorie della comunità cittadina da esserne parte integrante dell’identità e da meritare, fino a ottobre, la sequenza di oltre 50 iniziative culturali e aggregative che l’amministrazione comunale ha messo in campo.

Lorenzo Parolin