di Sara Marangon

Tradizione e tranquillità, la ricetta per il successo

New Dazzo 22 ott 2020
Henry Piromalli mentre sforna una delle sue creazioni. S.M. Henry Piromalli mentre sforna una delle sue creazioni. S.M.

Inizia a prendere forma la classifica volta ad eleggere "La pizzeria dell'anno", il tema del contest lanciato dal GdV in virtù del grande successo riscosso nella prima edizione. Per consultare la prima graduatoria provvisoria bisognerà pazientare ancora un po', ma nel frattempo continuano ad arrivare centinaia di schede con le preferenze dei lettori. Ne approfittiamo per ricordare ancora una volta l'importanza di non conservare per settimane i tagliandi raccolti, ma farli pervenire alla sede del giornale. Questo ci consentirà da un lato di stilare una classifica quanto più completa possibile, dall'altro di fotografare e d'intervistare i vostri pizzaioli preferiti per scoprire qualcosa di più sul loro prodotto e sul loro locale. Ed è questo il caso della pizzeria "New Dazzo" situata in piazza Marconi a Malo.

 

DA VALDAGNO. «Il nome deriva dalla pizzeria storica di Valdagno aperta nel 1929 dalla famiglia Dazzo - racconta il titolare Giuseppe Enrico Piromalli, meglio noto come Henry -. Abbiamo deciso di mantenere vive le tradizioni locali quando abbiamo aperto circa un anno e mezzo fa». Henry Piromalli e la compagna Giorgia Candito hanno preso in gestione l'attività che, prima del loro arrivo, era chiusa da oltre due anni. Poco dopo l'apertura, però, i due titolari si sono trovati a dover fare i conti con l'emergenza sanitaria. «Il 2020 è stato un anno in salita con tre mesi a porte chiuse e un periodo in cui funzionava solo l'asporto - prosegue -. Ma non ci siamo persi d'animo e abbiamo portato avanti il nostro obiettivo che era quello di ripartire puntando sulla qualità dei prodotti. D'altronde provengo da una famiglia di ristoratori, i miei genitori erano albergatori in Romagna; sono cresciuto tra i tavoli e mi sono ben presto appassionato di cucina». La linea della pizzeria "New Dazzo" si basa sulla scelta di ottime materie prime, lunga lievitazione e farine di diverse tipologie. Il locale ha un'impronta intima e tranquilla che mira a limitare caos e schiamazzi. «Apriamo con gli aperitivi fino ad arrivare alle pizze - sono le parole di Giuseppe Enrico Piromalli -. C'è quella che porta il nome della nostra attività con base pomodoro, fiordilatte, pomodorini, rucola e scaglie di grana a fine cottura, poi piace molto la "Favorita" con pomodoro, fiordilatte, porcini, brie e porchetta a fine cottura. Per quanto riguarda le stagionali nomino la "Trevigiana" con pomodoro, fiordilatte, Asiago e speck a fine cottura». Infine parlando del contest per eleggere la migliore pizzeria berica, Piromalli spiega: «Sono stati i clienti ad insistere affinché partecipassimo, così abbiamo deciso di accettare la sfida e raccogliere i tagliandi. Ovviamente ci fa piacere riscontrare tutto questo affetto, lo scorso fine settimana sono venuti apposta dei clienti dal Friuli Venezia Giulia»