di Sara Marangon

«Puntiamo sempre sulla stagionalità dei prodotti»

La Fenice 26 nov 2020
Flavio Giuriato e il figlio Andreas, gestori della pizzeria La Fenice (foto Marangon) Flavio Giuriato e il figlio Andreas, gestori della pizzeria La Fenice (foto Marangon)

In attesa di vedere pubblicata la terza classifica provvisoria, soddisfatti del fatto che in redazione continuino ad arrivare centinaia di schede con le preferenze dei nostri lettori, la sfida per eleggere "La pizzeria dell'anno" si sta facendo interessante ed avvincente. Inoltre i tagliandi speciali stanno rendendo più frizzante il tutto; tra sorpassi e retrocessioni, i giochi sono ancora completamente aperti. Continua intanto il nostro viaggio per incontrare i protagonisti del contest, per raccontarne la storia e capire come affrontino un periodo particolarmente complicato per la ristorazione a causa delle restrizioni anti coronavirus. Consegnare il prima possibile i tagliandi alla sede della redazione, in via Fermi a Vicenza, fa aumentare la possibilità che la propria pizzeria preferita compaia su questo spazio. Nella puntata odierna siamo andati a conoscere la pizzeria "La Fenice" di Costabissara. Anche Flavio Giuriato, titolare e pizzaiolo dell'attività, sta facendo i conti con un 2020 complesso, tra lockdown e i numerosi dpcm. Attualmente la chiusura dei locali alle 18, con il solo spazio al take away o alle consegne a domicilio fino alle 22, ha rivoluzionato il modo di operare dei ristoratori. Dunque tra i criteri di valutazione per "La pizzeria dell'anno" si dovrà tenere conto non solo della bontà della pizza in sé, ma anche dei nuovi servizi messi in atto dai gestori per venire incontro alla clientela.

 

LA FENICE. «Ho aperto questo locale nel novembre nel 1981 - racconta Flavio Giuriato -. Fino al 2003 mi ha dato una mano mio fratello, mentre adesso lavoro con mio figlio Andreas: io mi occupo delle pizze, lui pensa alla cassa e al bar. Come siamo organizzati? A mezzogiorno proponiamo pizze o un menù fisso, mentre la sera spazio al take away e alle consegne a domicilio». Come per altri locali, il delivery è una novità per "La Fenice" che prima si affidava alle prenotazioni in sala e alle persone che venivano personalmente a ritirare la pizza al locale per poi mangiarla a casa. «Per non perdere un'importante fetta di clientela abbiamo integrato la consegna a domicilio - prosegue -. Oltretutto assieme alle pizze regaliamo sempre una bibita: una coccola che ci piace fare a chi sceglie il nostro prodotto e il nostro locale». Flavio Giuriato si dice dispiaciuto perché a causa dell'ultimo dpcm si è visto costretto a lasciare a casa qualche dipendente, soprattutto quelli che lavoravano in sala. «Chi si occupa della cucina ha più o meno mantenuto gli stesso orari, ma avendo ridotto il numero di tavoli del 50 per cento ho dovuto dimezzare le cameriere e i camerieri - racconta -. In estate era più semplice perché si sfruttava il giardino esterno, ora lo spazio è limitato e con i tavolini da quattro persone è difficile fare numeri. Inoltre noto un certo timore tra le persone, ci si muove meno». Per quanto riguarda le pizze il proprietario chiude: «Di norma la nostra è una pizza classica realizzata con palline da 200 grammi, ma se il cliente lo richiede possiamo creare anche quella con il bordo più alto, alla napoletana. Puntiamo sempre sulla stagionalità dei prodotti per cui, in base al periodo dell'anno, largo a radicchio di campo, broccolo fiolaro e molto altro. La sfida? Per noi è un orgoglio essere in classifica. Come per la passata edizione sono stati i clienti a portare i tagliandi alla redazione. Per quanto riguarda la pandemia sono fiducioso: ce la faremo».