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Pallone d'argento

Smania, un jolly in mezzo al campo. Non è riuscito a evitare la retrocessione della Stella Azzurra Sant'Anna

Massimiliano Smania, classe 1998, gioca nella Stella Azzurra S. Anna. «Ho cominciato quando avevo 6 anni per emulare mio fratello che giocava. Il calcio per me è uno sfogo che attiva la mia vena agonistica». È un centrocampista, anzi sarebbe meglio dire tuttocampista visto che durante la sua carriera ha ricoperto tutti i ruoli in mezzo al campo: «Negli ultimi anni ho sempre rivestito ruoli un pochino più offensivi, trequartista o mezzala, questa stagione mi sono abbbassato di qualche metro tornando alle origini».

Smania ha girato numerose squadre: San Giorgio in Bosco, Fontanivese San Giorgio, Tezze sul Brenta, Union Dese e adesso Stella Azzura S. Anna, dove le cose purtroppo sembrano proprio non voler giocare girare per il verso giusto: «Mi trovo bene nonostante l'annata sia stata viziata da tante sconfitte, con gruppo e società non ho mai avuto problemi tanto è vero che sono cambiati tanti giocatori e io sono sempre rimasto da agosto». Smania e compagni ci hanno provato fino all'ultimo, gettando il cuore oltre l'ostacolo, ma a nulla è valso. La matematica li ha condannati alla retrocessione in Seconda nonostante un finale di campionato arrembante. «Fino ad un paio di settimane fa eravamo ancora in corsa. Avendo battuto il Vedelago primo della classe e il Campigo, ci eravamo tirati un po' su ma dopo le sconfitte con Dese e Tombolo non c'è più margine per recuperare».

Diversi i fattori che hanno portato a questo risultato: «Tanti cambi di giocatori ci hanno condizionato e la squadra non ha mai trovato l'equilibrio numerico. Tante domeniche in realtà la prestazione l'abbiamo portata a casa però poi abbiamo subito gol all'ultimo minuto, altri sbagliati da noi davanti alla porta, rigori concessi allo scadere. Tutte piccole cose per le quali si fa fatica a trovare un senso, una logica». Il via vai di compagni di squadra, non ha rovinato il suo buonissimo rapporto con i giovani: «C'è un ottimo feeling perché quando ero giovane mi piaceva che i vecchi avessero un bel feeling con me».

Il pensiero poi va al ricordo più bello, ovvero adue anni fa quando indossava la maglia dell'Union Dese e in particolare al suo gol che ha permesso alla squadra di giocarsi lo scontro diretto con il Galliera capolista. Terminati da poco gli studi in scienze motorie, lavora in palestra. Tifoso della Juve, si ispira a Marchisio e Toni Kroos.