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Pallone d'argento

Nicola Ometto. Un cuore Lane con la “R” tatuata e i viaggi a Londra per tifare Fulham

di Felice Busato
Alterna con la sua tecnica gol (già 12 quest’ anno) ad assist, ispirandosi al suo idolo Roberto Baggio
Numero dieci del Lonigo Nicola Ometto, classe 1997
Numero dieci del Lonigo Nicola Ometto, classe 1997
Numero dieci del Lonigo Nicola Ometto, classe 1997
Numero dieci del Lonigo Nicola Ometto, classe 1997

Alterna con la sua tecnica gol (già 12 quest’ anno) ad assist, ispirandosi al suo idolo Roberto Baggio Nicola Ometto, classe ’97, fantasioso trequartista numero 10 della nobile decaduta Lonigo militante nel girone D di Seconda categoria che spera ancora di acciuffare la zona playoff . Originario di Grumolo delle Abbadesse il paese del riso, ma anche del cantante Sangiovanni (che «non conosco e sinceramente mi piace un altro genere di musica rispetto al suo») Nicola Ometto è cresciuto nel settore giovanile del SantaMaria Camisano arrivando fino agli juniores per poi ritornare a casa debuttando in prima squadra a 18 anni nel Grumolo in seconda categoria.

La sua carriera

«Realizzai subito una doppietta contro il Maddalene, seguirono altre sette stagioni, quindi il passaggio al Grancona, «un’annata davvero entusiasmante in cui ho realizzato 9 gol arrivando alla finale di playoff contro il Telemar purtroppo persa per 2-1». Lo scorso anno approda al Lonigo, «un club in cui mi sono subito ben inserito trovandomi a mio agio col coach Giuseppe Allocca e dove si respira l’atmosfera di un importante passato, anche se costringo ora mio padre Ugo che mi segue sempre anche in trasferta a più lunghi spostamenti» spiega Nicola Ometto che a Lonigo ha trovato anche casa due anni fa abitandovi in pieno centro con la compagna Mara dopo aver trovato un nuovo lavoro come magazziniere in una ditta di Veronella.

Obiettivo playoff

Sulle possibilità di entrare nella zona playoff Nicola Ometto è piuttosto realista in quanto «ridurre il distacco dai 12 ai 6 punti dal vicecapolista Colognola ai Colli sarà alquanto difficile, purtroppo siamo una squadra giovane e inesperta cui è mancata continuità e passando da alcune roboanti goleade come il 7-1 al Vestenanova a improvvise battute a vuoto che ci hanno allontanato dalla parte alta della classifica di un girone veronese dove sto riscontrando maggior aggressività rispetto a quello vicentino, ma è doveroso crederci fino all’ultimo».

La R del Lane tatuata sul braccio destro

Testimonia la sua grande fede nei colori biancorossi di cui segue quando può le gare nella curva sud del Menti, «un’atmosfera davvero coinvolgente quella che si vive in mezzo agli ultras e poi quest’anno gioca l’esterno Raul Talarico che conosco bene essendo originario di Monticello di Fara di Sarego come la mia compagna Mara» spiega Nicola, grande appassionato anche del calcio inglese recandosi spesso a Londra per seguire il Fulham di cui è tifoso. «Fu grazie ad un mio zio residente allora nella capitale inglese che assistetti a 8 anni ad una gara di questo club e da allora mi sono appassionato al calcio inglese che è davvero spettacolare per la velocità delle azioni e il grande tifo».