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Pallone d'argento

La maglia è del Real Stroppari ma il sogno ha il colore granata Giacobbo: «Tifo Cittadella dove ho giocato fino agli Allievi»

di Edoardo Cavalli
Il difensore centrale che si ispira a Sergio Ramos va ad assistere alle gare di Serie B: «Qui c'è un gruppo fantastico e insieme ci salveremo»

Il sogno di Nicola Giacobbo difensore centrale in forza al Real Stroppari, si chiama Cittadella. Per lui, cresciuto calcisticamente proprio tra le fila dei granata e per questo anche tifoso, sarebbe la chiusura di un cerchio: «Gioco da quando ho cinque anni e la passione per questo sport è aumentata giorno dopo. Il calcio per me è motivo di sfogo, divertimento e soprattutto unione con i compagni di squadra che per me è la cosa più importante». Un passato da terzino, da un paio di stagioni ha cambiato zona di pertinenza diventando un centrale.

«Sinceramente mi piace molto anche questo ruolo. Sono un calciatore a cui piace molto il contatto con l'avversario, andare in anticipo che secondo me è una delle doti migliori che ho e mi piace impostare il gioco da dietro senza rischiare». Ma non chiedetegli di andare a saltare sui calci da fermo, «difficilmente mi fanno salire anche per l'altezza» scherza. Da cinque stagioni indossa la maglia biancorossa del Real Stroppari dove ha trovato un ambiente che fa per lui. «Mi trovo benissimo, soprattutto per il gruppo che secondo me è la nostra forza. Posso dire che cinque anni quando ho deciso di venire qui, ho fatto la scelta migliore che potessi fare». Una società con le idee ben chiare e che ha sempre puntato ha far crescere nuove leve:«Abbiamo sempre tenuto una linea molto giovane, quest'anno un po' di più e infatti ad inizio stagione ne abbiamo risentito ma adesso stiamo facendo un ottimo campionato. L'obiettivo prefissato cioè la salvezza lo stiamo raggiungendo e questo secondo me è un percorso di crescita importante».

Giacobbo, classe 2000, è ambizioso e non nasconde la sua voglia di vincere. «Un gruppo così come il nostro è veramente difficile da trovare, speriamo che anche l'anno ci sia la possibilità di lavorare tutti insieme di nuovo perché è arrivato il momento di vincere qualcosa». E magari, perché no, tornare a vestire quella maglia con la quale ha tirato i primi calci e lo ha fatto diventare grande: «Sono arrivato fino agli allievi nazionali, tornare sarebbe un bel sogno». Si ispira al difensore spagnolo Sergio Ramos e anche nel tempo libero quando non è impegnato nel negozio di famiglia il calcio fa parte delle sue giornate «Vado a vedere il Cittadella o qualche partita in tivù». Il nuovo Real Stroppari riparte da un progetto tutto nuovo, all'insegna dei giovani. Per dare un idea dell'età media bassissima con la quale si lavora l'unico calciatore non 2000 è il portiere Marco Rizzi che è un 96. Per il resto tutti profili nati dal 2000 in su.