<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Pallone d'Oro

La maglia del Lane e l'esordio in D, ma ora per Benvegnù c'è solo il Dueville

Il classe 1991 è tornato alle origini giocando in prima linea e siglando finora una ventina di reti. «La mia carriera? Ho qualche rimpianto ma va bene così»

A Benvegnù il ritorno alle origini fa proprio bene. Mattia Benvegnù, tuttofare classe 1991 il quale da quando è tornato ad esprimersi in prima linea vanta numeri da giocatore di primissima fascia. L'eclettico giocatore in forza al Dueville, infatti, dal momento in cui - due anni fa - è stato reinventato attaccante pare essere sbocciata una nuova "primavera" calcistica tant'è che da quando veste il neroverde ha segnato lo scorso anno 19 reti e nel torneo in corso è già a quota 14 senza considerare in questo computo i numerosi assist sfornati ai propri compagni e i diversi legni colpiti. «Mi è sempre piaciuto molto giocare in attacco anche perché segnare ti regala sempre delle emozioni particolari, dopo aver siglato una decina di reti da fuoriquota a Marano sono stato schierato per diversi anni come mezzala (Schio, Piovene e Caldogno): ovviamente essendo molto più lontano dalla porta è alquanto più complicato segnare ma direi che l'esperienza è stata comunque positiva».

Cresciuto nelle giovanili del Thiene, Benvegnù ha esordito in prima squadra (Eccellenza) a soli 16 anni per poi trasferirsi nella Primavera del Vicenza dove ha avuto modo di giocare, tra gli altri, con Nicola Rigoni - ora al Montecchio Maggiore - e Mattia Minesso ora alla Triestina. «Indossare la maglia del Vicenza è stato splendido. Ricordo ancora come fosse ieri l'emozione provata quando abbiamo avuto modo di giocare allo stadio Menti una gara di campionato: ero abituato a giocare a Thiene e ritrovarmi tutto d'un tratto in un contesto magico e affascinante come quello, è stato un qualcosa di indimenticabile».

Svestita la casacca biancorossa il Baggio neroverde (il classe 1991 svela di essersi sempre ispirato alle giocate del Divin Codino) s'è poi trasferito a Montecchio (dove ha avuto modo di esordire in Serie D) per poi passare in seguito a Marano, Arzignano, Piovene, Schio, Caldogno e appunto Dueville arricchendo la propria vetrina di trofei con un campionato di Promozione e due Coppe Veneto d'Eccellenza. «Personalmente sono soddisfatto della carriera calcistica fatta fin qui, sono consapevole di non essere riuscito a salire, per un motivo o per un altro, su qualche "treno importante", ma fa tutto parte del passato, si vede che doveva andare così. Non ho particolari rimpianti».

Francesco Meneguzzo