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PALLONE DI BRONZO

In panchina con i Pulcini dell’Arzi, in campo con i grandi di Restena. La lezione di mister Contro: «Credere sempre nei propri sogni»

di Red. Sp.
Gioca da attaccante nella squadra Aics: «Un grande ambiente dove ci divertiamo. Stare con i piccoli giocatori ti insegna molto»
Classe 2002: Tommaso Contro, ora al Restena, è cresciuto nelle giovanili del Montecchio
Classe 2002: Tommaso Contro, ora al Restena, è cresciuto nelle giovanili del Montecchio
Classe 2002: Tommaso Contro, ora al Restena, è cresciuto nelle giovanili del Montecchio
Classe 2002: Tommaso Contro, ora al Restena, è cresciuto nelle giovanili del Montecchio

«Cosa voglio insegnare ai miei ragazzi? A continuare a credere in quello che fanno». Lo sostiene fermamente mister Tommaso Contro, oggi alla guida dei Pulcini secondo anno dell’Arzignano Valchiampo. Proprio lui che, giovanissimo, non ha mai smesso di perseguire i suoi obiettivi debuttando lo scorso anno da allenatore in un club professionistico. A maglia e tacchetti, però, non riesce ancora a rinunciare e per la stagione 23/24 è tornato a scendere in campo vestendo i colori del Restena, nel campionato Aics.

La sua storia

La sua storia calcistica parte a 5 anni nel Montecchio San Pietro. Dopo solo un anno il passaggio al Montecchio Maggiore. Cresce con questi colori militando nel settore giovanile del club fino alla Juniores. «Sono stato trasferito in prestito al Sovizzo in prima squadra, in Prima categoria – racconta il classe 2002 – esordendo tra i grandi. Sono rimasto qui per sei mesi perché per motivi scolastici facevo fatica a giocare di domenica. Sono passato al Trissino come fuori quota nella Juniores regionale élite. A seguire alcuni mesi al Grancona in Seconda. Poi l’arrivo ad Arzignano». 

Il nuovo capitolo sportivo

Nella piazza di Arzignano, sua città d’origine, inizia un nuovo capitolo sportivo. «Lo scorso anno ho avuto l’opportunità di vestire i colori giallocelesti in qualità di allenatore e non ci ho pensato due volte. Questo mondo mi ha sempre affascinato. È stato il mio debutto in panchina, in precedenza avevo avuto solo esperienze da allenatore nei camp estivi del Montecchio dove giocavo».

Gli inizi con la categoria Primi Calci

«Nel corso della stagione ho coperto un po’ tutte le categorie dell’attività di base quando mi è capitato di sostituire dei colleghi. Quest’anno alleno i 2014. Sono salito di due categorie – prosegue – e sicuramente è stato impegnativo. Ma allo stesso tempo molto bello. Si gioca a 7, non più a 3 o a 5. Molto spesso abbiamo impegni cinque volte a settimana tra allenamenti e partite, con trasferte lontane. Ma è proprio questo uno degli aspetti interessanti: fare gare più impegnative contro squadre importanti». «La mia crescita? Confesso che il passaggio completo di mentalità da calciatore ad allenatore non è ancora avvenuto. Quando giocano mi rivedo spesso in loro quando avevo la stessa età ma oggi sono riuscito a capire cose che quando giocavo solamente faticavo a comprendere. Per questo sogno di continuare su questa strada e di crescere ancora seguendo i ragazzi. E chi lo sa in futuro… magari anche i più grandi».