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Pallone d'argento

Il bomber è tornato a casa. Trivellin e la Nova Gens: «Voglio chiudere la carriera qui»

di Felice Busato
Oltre 200 reti dalla Promozione alla Seconda categoria. «Non voglio fermarmi. Il gol più bello? Lo scorso anno contro i Colli Euganei»
Riccardo Trivellin sta spingendo la squadra di Noventa verso la Prima
Riccardo Trivellin sta spingendo la squadra di Noventa verso la Prima
Riccardo Trivellin sta spingendo la squadra di Noventa verso la Prima
Riccardo Trivellin sta spingendo la squadra di Noventa verso la Prima

Non c'è due senza tre: il vecchio adagio sta portando bene all'esperto attaccante noventano Riccardo Trivellin, 36 anni, che al suo terzo ritorno alla Nova Gens dopo un lungo percorso in una decina di società dalla Promozione alla seconda categoria con bottini di reti spesso in doppia cifra, si sta confermando bomber di razza con all'attivo 17 gol spesso decisivi nell'autoritaria cavalcata dei rossoblù nel girone L di seconda categoria.

«Desideravo chiudere la carriera nel club dove avevo mosso i primi passi nel settore giovanile debuttando in prima squadra per ritornarvi due volte nel 2006 e nel 2016, un campionato un po' livellato verso il basso che stiamo dominando grazie ad un bel mix di giovani desiderosi di crescere e giocatori più esperti che vogliono togliersi le ultime soddisfazioni con sapiente gestione da parte del tecnico Mattia Zuccante», spiega Riccardo Trivellin che ha ricomposto un tandem di qualità con un altro attaccante di lungo corso quale Daniele Petrosino. «Una bella sfida tra chi sarà il cannoniere principale della squadra, è stato sicuramente piacevole ritrovarci dopo l'esperienza condivisa al Badia Polesine nel 2007 con allenatore mio papà Giuliano, siamo due attaccanti che si completano come caratteristiche in quanto a me piace svariare, mentre Daniele è più un uomo d'area e mi ha fatto alquanto piacere che abbia festeggiato in maglia rossoblù lo scorso novembre i 250 gol in carriera», spiega Rick che in rossoblù è tornato tra l'altro ad indossare la maglia n.10. «Petrosino ci teneva ad avere quella col 9, eppoi il 10 mi portò fortuna nell'ultima esperienza di otto anni fa con la Nova Gens in seconda categoria nella quale dopo essere arrivato a dicembre segnai 12 gol. Il numero 10 mi piace molto in quanto è quello dei grandi campioni e anche "Ronaldo il fenomeno" l'ha indossata per un anno all'Inter di cui sono grande tifoso, ora è passata a Lautaro il mio idolo attuale».

Dopo l'esordio in prima categoria nel 2004/05 giocando alcuni spezzoni nella Nova Gens il primo gol arriva l'anno successivo a 18 gol contro l'Illasi, quindi seguono Badia Polesine, Spes Pojana, Rivereel, Bevilacqua, Lonigo, Nova Gens, Montebello (con vittoria del campionato di seconda e della Coppa Veneto), Valtramigna, Vigo di Legnago e Bonaldo Santo Stefano di Zimella... «Sono state tutte belle esperienze col gol più importante che segnai nel 2012 col Rivereel nella sfida play out contro il Minerbe che ci garantì la permanenza in prima categoria, il più bello invece direi quello realizzato da fuori area del 4-3 nella sfida dello scorso campionato con la Spes Pojana contro il Colli Euganei in cui firmai una tripletta. Con la maglia gialloblù ho poi un legame speciale avendo realizzato nel 2011 il mio record stagionale di 24 gol in seconda categoria, furono tre campionati di fila indimenticabili in cui realizzai complessivamente 50 gol. Ho poi assaporato a marzo il traguardo dei 200 gol in carriera con la doppietta su rigore nel successo per 4-1 in casa del Montegrotto, una stagione incredibile che ci ha visti vincere i play off anche se nn siamo saliti in Promozione».