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Pallone di bronzo

Fuori dal campo è un timido ma con la maglia del San Vitale B Vantin diventa reattivo: «E non ci devono sottovalutare»

di Francesca Piovesan

La sua passione per il pallone inizia quando era piccolo. Suo padre, appassionato di calcio lo portò per la prima volta, a cinque anni, al campo e da quel giorno, tutto ebbe inizio. Simone Vantin, vent'anni di Montecchio Maggiore, è il centrocampista della squadra del San Vitale B (che milita in Terza categoria). Le reti segnate in questa stagione sono quattro, un buon numero per il ruolo che ha nella squadra, ma questo lo porta solo a puntare sempre più in alto e soprattutto a non accontentarsi mai. «Preferisco giocare come trequartista - spiega - è il mio ruolo preferito, mi piace andare in cerca della palla ed entrare nel vivo del gioco».

Un gioco, quello del calcio, che lo ha sempre appassionato e che gli piace condividere con gli amici di sempre che giocano con lu. «La squadra è giovane e vivace - racconta - ma non per questo deve essere sottovalutata. All'inizio è stato complicato unirci e capirci, ma una volta che abbiamo trovato il nostro equilibrio siamo riusciti a creare un bel gruppo solido». Vantin nel 2017 ha iniziato a giocare nei giovanissimi di Alte Ceccato e nel 2019 arriva in Seconda categoria.

Nel 2022 approda al San Vitale, prima negli juniores under 19 e poi in Terza categoria squadra B, dove oggi porta avanti la sua passione per il gioco. Solare e timido fuori dal campo, dentro invece Vantin diventa reattivo e determinato. «Il campo mi cambia, in senso positivo" dice orgoglioso, pensando alle volte in cui, con la solarità che lo caratterizza, cerca di "movimentare" la squadra con grinta e parole di conforto. Oltre all'amore per il pallone, il ventenne centrocampista prova un amore incondizionato per lo sport in generale, infatti studia all'università di Verona Scienze Motorie.

«Un giorno vorrò lavorare all'interno di questo mondo, ora sto ancora capendo bene in che campo specializzarmi ma sono sicuro che sia questo quello che fa per me» che sia quindi fitness, personal trainer, nutrizionista o dietista non ha importanza, l'importante è che lo sport e il benessere abbiano sempre un ruolo principale nella sua vita. Il suo obiettivo nel calcio è quello di arrivare più in alto possibile: «Non mi precludo niente, più in alto arrivo, meglio è. Non ho un vero e proprio obiettivo ma se guardo la mia strada la vedo ancora lunga e piena di possibilità, non è questo il bello?».