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pallone di bronzo

Epp... erò, che rincorsa. Il brasiliano è tornato ai suoi livelli dopo lo stop per infortunio e adesso prova a regalarsi un sogno

di Srefano Testoni
Il biancorosso è rimasto fermo per due mesi, ma ora è pronto per le sfide decisive dell’Isola 5, anche se ieri ai playoff è arrivato un brutto ko
A caccia dell’impresa: Epp sogna la A2, ma la strada è in salita dopo il ko di ieri STELLA-D. CISCATO
A caccia dell’impresa: Epp sogna la A2, ma la strada è in salita dopo il ko di ieri STELLA-D. CISCATO
A caccia dell’impresa: Epp sogna la A2, ma la strada è in salita dopo il ko di ieri STELLA-D. CISCATO
A caccia dell’impresa: Epp sogna la A2, ma la strada è in salita dopo il ko di ieri STELLA-D. CISCATO

Un sogno chiamato serie A2 per l’Isola 5 (anche se ieri nell’andata dal doppio confronto col Giorgione è arrivato un pesante 3-9 col Giorgione). E tra le fila biancorosse c'è un Maikel Francione Epp, universale in grande forma con tanta voglia di prendersi i voti del concorso pallone d'oro del GdV e allo stesso tempo voglioso di prendersi in spalla la squadra. «Non abbiamo mai mollato - spiega Epp - questo secondo me è la cosa fondamentale che ci ha portato a finire il campionato nel modo in cui abbiamo finito, conquistando i playoff e mangiando tanti punti ai nostri avversari che erano partiti sicuramente meglio rispetto a noi». 

Tante le difficoltà incontrate per strada

Lo stesso Epp è stato fuori anche per infortunio durante l'anno ma per merito suo e dello staff tecnico e sanitario dei biancorossi è riuscito a recuperare e a tener duro per aiutare i suoi compagni nel momento clou della stagione. Epp è anche un po' un vicentino d'adozione viste le esperienze che ha avuto in passato anche con la maglia dell'Alto Vicentino.

«Il momento più difficile della stagione ovviamente è stato quando sono stato fermo due mesi per colpa di un infortunio  muscolare, ma devo ringraziare veramente la nostra preparatrice Lisa Frizzo e Alberto Dalla Rovere per la pazienza e la disponibilità che hanno messo in campo per aiutarmi nella riabilitazione. È anche merito se oggi sono qui a raccontare di questa fase finale».

La prima stagione

La prima stagione di Epp all’Isola 5 coincide anche con una particolarità da non sottovalutare. Dopo il cambio delle regole per aumentare il numero di giocatori formati varato nelle passate stagioni della Divisione calcio a 5, infatti Epp era l'unico brasiliano in forza alla squadra isolana, lui che per tanti anni è stato abituato a fare gruppo con i suoi connazionali ovviamente con la doppia cittadinanza. All'Isola 5 invece Epp era solo, ma visto il calore che ha trovato subito appena arrivato all'interno dello spogliatoio ha capito che non sarebbe cambiato nulla anzi, ha avuto subito la conferma che avrebbe trovato una grande famiglia che lo ha subito accolto a braccia aperte. 

Il timore iniziale

«Non nascondo che all'inizio non conoscendo praticamente nessuno ho avuto anche un po' di paura, di timore perché mi presentavo in una squadra già collaudata e io ero la novità. Ma già al primo allenamento quando abbiamo iniziato la preparazione estiva ho capito subito che qui mi sarei sentito come fossi a casa. Ho trovato una nuova famiglia di futsal, un gruppo di amici dove si ride e ci si diverte tanto dentro e fuori del campo. Un ambiente dove si lavora sodo e si dà il massimo, dove conta l'unione che ci ha portato a festeggiare questi risultati, e posso dirlo senza nascondermi ai nostri fantastici tifosi che abbiamo tanta voglia di fare ancora nuove feste». Ma ora nel ritorno col Giorgione servirà un’impresa