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Pallone d'Oro

«È pensare che volevo giocare a basket». Zanella ha sorpreso tutti

di Francesca Piovesan
Seconda stagione con il Montecchio per il difensore. «Ma con l'università ho un piano B»
Gregorio Zanella
Gregorio Zanella
Gregorio Zanella
Gregorio Zanella

Il suo non è stato un vero e proprio amore a prima vista per il pallone «da piccolo volevo giocare a basket, poi mio fratello mi ha portato a giocare a calcio al campetto vicino a casa e da lì la passione è esplosa e al basket non ci ho più pensato». Così Gregorio Zanella, inizia il racconto che vede i suoi primi passi nel calcio. Ventitré anni, nato a Legnago e residente a Poiana Maggiore oggi è difensore e terzino sinistro del Montecchio Maggiore in Serie D. «È un'ottima società - dice Zanella - stiamo affrontando un girone di ritorno in ripresa ma ci crediamo fino in fondo».

Prima di approdare alla squadra biancorossa, la carriera calcistica di Zanella è stata variegata: nel 2018 ha iniziato a giocare nell'AC Este in serie D, poi, notato dal Cittadella Sub 19, è stato ingaggiato per il campionato primavera 2, giocando 20 partite. Nelle stagioni 2020/21 e in quella seguente, Zanella ha giocato in serie D nella squadra della Luparense, partecipando ai playoff e alla coppa nazionale, avendo così l'occasione di confrontarsi con giocatori più grandi e preparati e dai quali ha imparato molto. Nella stagione successiva è stato promosso in prima squadra. «Di quegli anni ho ricordi bellissimi che ancora oggi mi porto dentro», racconta.

Il 2024 segna il suo secondo anno al Montecchio Maggiore, dove al momento, in questa stagione, ha collezionato due reti. Fuori dal campo si ritiene un ragazzo tranquillo, dentro al campo invece diventa più impulsivo «diciamo che nel gergo io sarei identificato come un calciatore ignorante - continua - però sono anche risoluto e pragmatico». Il suo obbiettivo è un obbiettivo di squadra, non singolo: «Io guardo la complessità nel calcio, per quanto riguarda me stesso cerco sempre di dare il meglio».

Di lui dicono essere un «talento naturale nel gioco». E a proposito del calcio dice anche «non tifo una squadra in particolare, simpatizzo dell'Inter. A me il calcio piace giocarlo - e continua - diciamo che sono passato dall'altra parte, se un tempo ero un tifoso sfegatato, adesso preferisco tifare per noi, ad ogni partita», conclude sorridendo.

Zanella affianca il suo lavoro di calciatore, agli studi di ingegneria elettronica all'Università di Padova: «Ho voluto studiare anche per potermi aprire una seconda strada, ma il calcio rimane quella principale. Sono partito dalla squadra del paese, come tutti». E oggi, con determinazione e volontà può dire di lavorare in serie D, puntando sempre al massimo, spesso superando le aspettative.