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Pallone d'oro

Difesa blindata con Mattia Maistrello il fratello del bomber Tommy: «Per sua fortuna non l'ho mai marcato altrimenti... l'avrei pestato per bene»

di Maria Elena Bonacini

È cresciuto giocando con il fratello Tommy, ma nonostante siano uno attaccante e l'altro difensore non l'ha mai marcato. «Per sua fortuna, altrimenti l'avrei pestato per bene», ride Mattia Maistrello, difensore del Camisano e fratello minore (ha un anno in meno) della punta del Cittadella. In realtà Mattia in difesa è arrivato solo da qualche anno, dopo una carriera iniziata e proseguita per buona parte da centrocampista.

«Ho iniziato a giocare a Giarre - racconta - una società vicina al mio paese, Abano, poi ho fatto praticamente tutto il settore giovanile ad Abano, a parte breve periodo al Padova». E nella squadra del suo paese ha anche esordito in Eccellenza quando aveva 16 anni. «Era la mia prima trasferta e sono entrato l'ultimo quarto d'ora senza toccare un pallone - continua - Ma ero comunque felicissimo. In campo c'era anche Tommy, che in quella gara ha segnato».

Poi una parentesi nella Primavera del Parma, «ma è durata solo un paio di mesi, perché mi sono strappato e sono tornato all'Abano. In quel momento avevo pensato di poter diventare professionista, ma è andata diversamente». Negli anni seguenti è passato da Este, Sandonà e Luparense, prima di approdare cinque anni fa al Camisano. Ed è arrivato anche il cambio di ruolo.

«Ho sempre giocato da centrocampista, poi alla Luparense mi hanno spostato difensore centrale e mi trovo molto meglio». I suoi modelli sono i difensori "vecchio stile" «Maldini e Nesta su tutti», non a caso del Milan, la sua squadra del cuore, mentre non è tifoso del Padova: «Vado a vederlo solo quando gioca contro mio fratello, e ovviamente tifo per Tommy».Il ricordo più bello è legato alla squadra del suo paese. «Il ricordo dei campionati di Promozione ed Eccellenza vinti con la Luparense resta indelebile, ma il più bello è senz'altro la promozione in D con l'Abano». La stagione in corso non è semplice per il suo Camisano, ma Maistrello è fiducioso. «Siamo partiti non bene, poi le cose sono migliorate». In tribuna, a fare il tifo c'è anche Giulia, la fidanzata che, sottolinea, «mi ha un po' cambiato, adesso anche in campo sono un po' più buono». E a lei è legato anche il suo sogno nel cassetto personale: «Mettere su famiglia con Giulia». E quello calcistico? «Salvarmi quest'anno con il Camisano, il prima possibile». Perché, allora, votarlo? «Perché piace come gioco».