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Il locale dell'anno

Una storia lunga 80 anni. Dal nipote di Menti ora è il bar del "Blasco"

«Sono una fan scatenata di Vasco e nella mia attività ci sono frasi delle sue canzoni e oggetti vari che ricordano il cantautore italiano»
Lauretta Didonè
Lauretta Didonè
Lauretta Didonè
Lauretta Didonè

Un locale storico, di quelli che hanno visto Vicenza cambiare ed evolversi. Si tratta del bar "Antica Porta", in contra' Porta Padova. La particolarità di questa attività, gestita da Lauretta Didoné da 14 anni, è che è stata aperta un'ottantina di anni fa dalla mamma del noto calciatore vicentino Luigi Menti, meglio conosciuto come Gigi. Nipote dei grandi Romeo e Umberto, Gigi Menti ha giocato per quasi tutta la carriera al Vicenza; si è spento in città l'11 dicembre del 2013.

L'incontro con la moglie di Gigi Menti

«Ormai cinque anni fa è entrata al bar una signora di una certa età, si guardava attorno un po' spaesata - racconta Lauretta Didoné - Subito ho pensato che avesse sbagliato negozio, poi si è presentata: mi ha raccontato che era la moglie di Gigi Menti e che tanti anni fa c'era lei al mio posto dietro al bancone. È stato emozionante, si è detta felice di vederlo ancora aperto. Avrei voluto chiederle una foto o scambiare qualche parola in più, ma in quel momento c'erano tanti clienti e lei andava di fretta». «Ovviamente negli anni il bar è completamente cambiato anche perché io stessa, prima di riaprirlo con la mia gestione, ho voluto effettuare un'importante ristrutturazione - prosegue la titolare amante dei viaggi, il prossimo già fissato Zanzibar - Credo che ad oggi sia anche segnalato in qualche guida o in qualche sito poiché mi è capitato più volte di sentire ragazzi e ragazze entrare dicendo: «Ecco il bar di Vasco, l'abbiamo trovato». Eh sì, perché io sono una fan scatenata del Blasco e nella mia attività ci sono frasi delle sue canzoni e oggetti vari che ricordano il cantautore italiano».

Anche la sorella di Lauretta Didonè ha un locale

Lauretta Didoné non è l'unica in famiglia ad avere a che fare con il mondo della ristorazione. Anche la sorella, infatti, ha un locale. «In realtà ho preso la decisione di aprire un'attività quando è entrata in vigore la legge che vietava il fumo all'interno dei locali chiusi - prosegue - Lo so, è strano. Oltretutto io stessa sono una fumatrice, ma non sopporto chi accende la sigaretta dentro gli esercizi pubblici. Prima mi occupavo di abbigliamento».«Adesso lavoro 14 ore al giorno: s'inizia la mattina con le colazioni, poi con i pasti veloci e si chiude la sera verso le 20 con gli aperitivi. Una cosa positiva la pandemia me l'ha lasciata: la possibilità di mettere il plateatico fuori dal bar». In molti lettori hanno segnalato l'attività di contra' Porta Padova e Lauretta Didoné se lo spiega così: «Ho sempre ritagliato i coupon per sostenere parrucchieri, pizzaioli o commessi, si vede che molti clienti e amici mi stanno rendendo il favore. Li ringrazio di cuore». 

Sara Marangon