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Il locale dell'anno

Al Sanga-Bar vince l'inclusione e il caffè "impresso" conquista

Il bistrot di Thiene inserito nel progetto di Engim è stato aperto nell'ottobre del 2020 al patronato San Gaetano.
Il Sanga-Bar di Thiene è il locale dell'inclusione ed è stato aperto nel 2020  (Foto Stella)
Il Sanga-Bar di Thiene è il locale dell'inclusione ed è stato aperto nel 2020 (Foto Stella)
Il Sanga-Bar di Thiene è il locale dell'inclusione ed è stato aperto nel 2020  (Foto Stella)
Il Sanga-Bar di Thiene è il locale dell'inclusione ed è stato aperto nel 2020 (Foto Stella)

Si chiama Sanga-Bar ed è il bistrot dell'inclusione. Qui i cappuccini, le torte e i biscotti sono preparati e serviti da ragazzi con disabilità e disturbi del neuro-sviluppo in attesa di occupazione e attualmente inseriti nel progetto "Abilmente: un ponte tra scuola e lavoro per la disabilità" di Engim Thiene.

Il Sanga-Bar è stato aperto nell'ottobre del 2020, ossia in piena pandemia, al Patronato San Gaetano di Thiene. Ed evidentemente il "caffè impresso" di questo locale piace ai lettori del Gdv, tanto che hanno deciso di votarlo per il contest "Il locale dell'anno".

«Si chiama così perché, poco dopo l'apertura, un ragazzo nell'ordinazione ha scritto caffè impresso anziché espresso - racconta la responsabile della sede Engim di Thiene, Marta Rigo -. Da allora è rimasto per tutti caffè impresso. La nostra particolarità? Ogni giorno, accanto alla tazzina del caffè, mettiamo un bigliettino con una frase diversa».

Al Sanga-Bar lavorano, suddivisi per turni, circa 30 ragazzi (dal 18 ai 30 anni) e 7 membri dello staff, tutti con un percorso psico educativo alle spalle, oltre che con esperienze tecniche.

Contestualmente al bar bistrot, i giovani sono impegnati in tre diversi laboratori: l'officina del bello, dedicata alla creazione di prodotti artigianali grafici, l'officina del buono, dove si realizzano tutti i panificati e la pasticceria, e l'officina delle idee, dove ci si occupa dei social e dove nascono le famose frasi che accompagnano caffè e brioche nelle colazioni dei clienti.

«Questo locale funge da ponte tra la scuola e l'attività lavorativa - prosegue Marta Rigo -. Qui aiutiamo, con i loro tempi, le persone fragili o con disabilità cognitive a fare il primo passo verso il mondo del lavoro. Siamo aperti dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 17.30 con orario continuato, il sabato dalle 8.30 alle 12.30, mentre la domenica siamo chiusi per permettere a tutti di stare con la propria famiglia».

Si parte la mattina con le brioche, le torte, la pasticceria e i biscotti, passando per la pausa pranzo con i panini caldi e alcuni primi piatti, fino alla merenda.

Qui il cavallo di battaglia sono i biscotti dell'officina. La loro particolarità? Avere i colori dell'arcobaleno e una forma irregolare...oltre ad essere buonissimi. «La dolcezza nell'imperfezione, cosa c'è di meglio? - chiude Marta Rigo -. Ci ha parlato del contest lanciato dal Giornale di Vicenza un nostro affezionato cliente. Abbiamo pensato fosse una bella idea partecipare dunque abbiamo deciso di posizionare al bar delle cassettine ad hoc per raccogliere le schede della sfida».

Sara Marangon