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CON LE SPALLE AL MURO

Una stagione vissuta pericolosamente. A Santarcangelo lo spareggio salvezza

Fino al 2018, tra i tifosi vicentini, lo conoscevano in pochi quel borgo medievale dove è nato lo scrittore e poeta Tonino Guerra. Dicevi Santarcangelo e ti veniva in mente la piadina romagnola o, al massimo, le vacanze al mare in riviera. A tutto pensavi tranne che a un luogo dove il Vicenza avrebbe disputato la partita della vita. Invece lo spareggio del maggio 2018 tra Vicenza e Santarcangelo è diventato un crocevia storico per il Lane, una gara da evitare per i deboli di cuore. Il Vicenza, reduce da un’annata incredibile, si è ritrovato chiudere un campionato disastroso a tutti i livelli con l'unico obiettivo rimasto: il mantenimento della categoria (la Lega Pro). Lo doveva alla città e ai propri ai tifosi. Il primo scontro diretto è al Menti; i biancorossi vincono per 2-1. Non un risultato scontato visto che il Vicenza non conquistava i tre punti in casa dal 5 novembre (2-1 con la Sambenedettese), veniva da un campionato drammatico, aveva richiamato Zanini dopo che con Lerda non era mai riuscito a vincere e il rischio che la marcia verso gli scogli proseguisse era concreto. In extremis, invece, è riuscito a invertire la rotta. Il ritorno di Zanini, vicentino tra i vicentini, credibile e coerente protagonista del "patto della birra e della sopressa" di metà gennaio, è stato baciato da un (primo) successo che valeva oro. Per un tempo il Vicenza sbatte contro un Santarcangelo men che modesto. È solo al 2' della ripresa. che De Giorgio da destra mette un pallone basso al centro dell'area e da lì Alimi, con una conclusione forte e alta, supera Bastianoni. La replica del Santarcangelo è però immediata: Lesjak, troppo solo in area, colpisce di testa e segna (9'). Valentini tocca ma non basta. Lesjak esulta in maniera eccessiva e scomposta, attirando così la furia dei tifosi e un cartellino giallo. Particolare importante, perché al 13' il difensore interviene su Giacomelli. L'arbitro estrae il secondo giallo.

Il Vicenza a quel punto spinge sull'acceleratore e al 19' si fa pericoloso: De Giorgio tira da distanza ravvicinata, il pallone è respinto, Crescenzi ci arriva di testa ma Bastianoni para. Il portiere però non può nulla sulla gemma di Giacomelli al 22': interno destro a giro dal vertice sinistro dell'area e pallone all'incrocio sul lato opposto. I biancorossi non arrotondano. L'unica occasione nitida arriva al 25': Alimi colpisce la sfera in area e Comi per pochissimo non arriva a deviare sul secondo palo. Una settimana dopo (il 26 maggio) tutto si gioca a Santarcangelo, visto che il risultato dell’andato può essere ribaltato. Per tre quarti di gara le squadre si studiano e succede tutto nel finale di partita. Vantaggio di Giacomelli al 37' della ripresa (che approfitta di uno svarione difensivo), rigore calciato sul palo da Ferrari al 42' alla sinistra di Bastianoni e gol del pari di Piccioni all'ultimo dei 6' di recupero. Cala il gelo. Gli incubi, però, durano poco: il triplice fischio arriva in fretta e la festa può avere inizio. I romagnoli retrocedono in serie D e i biancorossi possono tirare un sospiro di sollievo.