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LA SERIE A SOLTANTO SFIORATA

Una rimonta firmata Cocco ma il Pescara vanifica tutto

L’esperienza di Marino al Vicenza si apre il 30 ottobre 2014. È probabilmente l’ultimo Vicenza che fa sognare veramente i tifosi biancorossi. L’ultimo che arriverà ad un passo dal cielo, la Serie A. Marino prende le redini della squadra quando si trova al ventesimo posto in classifica. Non è un’eredità facile quella presa in mano dal tecnico di Marsala che sostituisce una bandiera biancorossa come quella di Giò Lopez il quale paga un ripescaggio all’ultimo e una rosa non ancora pronta per la categoria). All’undicesima giornata il Vicenza naviga in acque non certo tranquille.

Ma è una squadra con qualità: a centrocampo Moretti e Di Gennaro restano una delle coppie centrali migliori degli ultimi anni. Ci sono Garcia Tena, Camisa, Brighenti e davanti un Cocco scatenato che arriverà a segnare 19 reti. Ci sono anche due atleti che a Vicenza non lasceranno il segno ma che successivamente faranno carriera: Spinazzola e Petagna. Marino riesce a trovare l’amalgama nel suo 4-3-3 che fa volare il Vicenza. Già a metà campionato la formazione biancorossa si è risollevata e naviga a metà classifica. Nelle prime 10 uscite con il nuovo allenatore il Vicenza colleziona 17 punti frutto di cinque vittorie, due pareggi e tre sconfitte.

Tra alti e bassi i biancorossi riescono a mantenere un ritmo adeguato alle zone alte della classifica. Dopo la vittoria del 25 aprile contro il Varese il Vicenza è addirittura secondo in classifica e fa sognare la promozione in massima serie. Qui però inizia una flessione dei biancorossi che sembrano avere il fiato corto. A Brescia la sconfitta è pesantissima (3-0) e mina la sicurezza del gruppo. Il pareggio in casa con l’Entella e quello di La Spezia, entrambi a reti inviolate, fanno perdere qualche posizione. A Livorno la sconfitta è evitata solo da un calcio di rigore di Cocco al 93’ e anche il successo nell’ultima di campionato con il Frosinone arriva per il rotto della cuffia con Cocco e Di Gennaro che ribaltano dall’82’ all’84’ il gol di Ciofani.

Si arriva così allo spareggio col Pescara che si impone nella gara di andata con un rigore nel finale. Nel ritorno il Vicenza deve assolutamente vincere ma i biancoazzurri vanno in vantaggio subito grazie ad un’autorete di Sampirisi. Moretti (sei gol da centrocampista per lui quell’anno) impatta al 45’ e i biancorossi sperano nella ripresa per acciuffare il passaggio del turno. Tuttavia è ancora il Pescara a segnare con Bjarnason. All’81’ Cocco chiude la sua straordinaria stagione con la rete del pareggio che però non è seguita da altre marcature. Il Vicenza, arrivato allo spareggio col fiato corto, forse non riesce ad esprimere ilv ero potenziale che ad un certo punto della stagione era sembrato valere la serie A. Ma vista la partenza e il ripescaggio all’ultimo l’annata si può considerare di certo positiva.

La società è soddisfatta del lavoro di Marino ed è disposta a prolungare il contratto fino al 2018 con un adeguamento dell’ingaggio. Ma un po’ a sorpresa il tecnico rifiuta e rescinde consensualmente il contratto: è arrivata infatti l’offerta del catania. Tuttavia la società rossoblu viene coinvolta in uno scandalo (partite “aggiustate”). L’accordo salta e Marino viene richiamato alla guida del Vicenza. La squadra però si è indebolita (Di Gennaro, Moretti e Cocco le partenze più illustri) e il tecnico di Marsala non riuscirà più a trovare quell’alchimia che aveva sorpreso tutti gli addetti ai lavori l’anno prima. Il 14 marzo 2016 con il Vicenza in ventesima posizione il tecnico viene esonerato. A fine stagione rescinderà il contratto per accettare l’offerta del Frosinone. A conti fatti, tuttavia, il Lane di Marino che sfiorò la Serie A rimane il punto più alto della storia biancorossa degli ultimi anni anche a livello di gioco e di entusiasmo che solo il team della promozione di Di Carlo ha potuto avvicinare.

Federico Ballardin