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ROMANO FOGLI

Un gentiluomo che a Vicenza ebbe poca fortuna

Un gentiluomo che all’ombra dei Berici ebbe poca fortuna. Romano Fogli, il primo allenatore dell’era Dalle Carbonare, si è spento da poco. L’ex biancorosso è infatti morto il 21 settembre, a 83 anni. Fogli giunse a Vicenza nella stagione 1989-1990: Pieraldo Dalle Carbonare aveva appena rilevato la società, con un progetto ambizioso e di ampio respiro. La squadra biancorossa era in C1. Le cose, però, non andarono come previsto. I primi scricchiolii si avvertirono già in Coppa Italia, con la clamorosa sconfitta casalinga nel derby con il Valdagno (2-1 in rimonta dei biancocelesti) e anche l’inizio del campionato fu deludente. E così a fine ottobre il pareggio interno col Montevarchi (1-1), che era stato preceduto dalla sconfitta di Trento (2-0) costò la panchina a Fogli. Il tecnico fu sostituito da Sergio Gasparin, obbligato così ad accollarsi i ruoli di allenatore, direttore generale e amministratore delegato. Troppo anche per un lavoratore infaticabile come lui. In gennaio, dopo la sconfitta di Prato (1-0), Gasparin si sentì male. E così in panchina fu chiamato Giulio Savoini, che condusse il Vicenza sino al drammatico spareggio di Ferrara, dove i biancorossi sconfissero il Prato (2-0) ed evitarono così la retrocessione in C2. Al di là della parentesi biancorossa, il nome di Fogli è legato principalmente al Bologna. Da giocatore è stato uno dei simboli dell’ultimo scudetto degli emiliani, nonchè l’ultimo protagonista rimasto in vita. Non solo: l’ex centrocampista fu pure autore del gol che sbloccò il risultato, su punizione, nel corso dello spareggio per il titolo del 7 giugno 1964, a Roma contro l’Inter (la gara poi si concluse sul 2-0). Fogli ha indossato anche le maglie di Torino, Milan e Catania e con i rossoneri ha conquistato una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale nel 1969. Fogli ha messo assieme anche 13 presenze in maglia azzurra.

F. G.