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La partita passata alla storia per un gesto tecnico

Riva e la rovesciata da incorniciare. Il Cagliari dello scudetto vinse al Menti

Era la domenica del 18 gennaio 1970 e si giocava la 17a di campionato. Sulle zolle del Menti scendeva il capolista e futuro campione d’Italia Cagliari, imbattuto in trasferta da 4 turni. Per aver ragione del Lanerossi di Puricelli occorsero un’accorta gara e gli artigli del giocatore-immagine rossoblù, Gigi Riva, che realizzò una doppietta distribuendo una rete per tempo: la prima al 10’, con una deviazione di ginocchio su cross di Gori; la seconda, firmata nella ripresa, per entrare nella storia. Il 2-0 non fu siglato con una rete qualsiasi, ma grazie a un memorabile gesto atletico considerato da quel momento il gol più bello firmato dal bomber di Leggiuno, tanto da essere definito “la Rovesciata“ con la R maiuscola. A descriverlo in diretta fu anche la graffiante voce del celebre radiocronista Sandro Ciotti. Dopo il primo vantaggio dei sardi, i biancorossi ebbero uno scatto d’orgoglio e si rovesciarono in avanti, insidiando la porta difesa da Albertosi nonostante l’inferiorità numerica a causa del rosso a Cinesinho per un fallo di reazione su Brugnera. A chiudere i giochi ci pensò ancora Riva, al 70’: dalla sinistra Brugnera scodellò il pallone in area: un cross troppo lungo perché Domenghini potesse indirizzarlo di testa verso i pali. L’unica opzione adottata dall’ala destra fu rimettere il cuoio in mezzo. Riva tentò d’approssimarsi al compagno ma il pallone sembrava fuori misura. Il bomber varesino (che a fine stagione si laureò anche capocannoniere con 21 centri), spalle alla porta, decise allora di risolvere col sinistro (“la palla arrivava alta: l’unico sistema per colpirla era quello”, dirà al microfono della Domenica Sportiva). Nacque così una rovesciata in controtempo e l’impatto con la sfera fu esplosivo, tanto che il portiere berico Pianta, peraltro suo ex-compagno di squadra e amico, non poté che raccogliere il pallone finito in fondo al sacco. “Mentre andavo ad abbracciare i compagni – rivelerà lo stesso attaccante – lo sentii distintamente dire: “bestia, sei una brutta bestia!” Riva completò la giornata da leone placcando un solitario invasore di campo. Nella gara contro il Casteddu diretta da Sergio Gonella, i biancorossi accorciarono le distanze a 8’ dalla fine con Vitali (a fine torneo 2° miglior marcatore con 17 sigilli), che ricevette i complimenti dallo stesso bomber dei sardi. Ma il risultato finale vale solo per gli almanacchi: quel L.R.Vicenza-Cagliari rimarrà sempre la partita della Rovesciata di Riva, un iconico istante entrato nella leggenda del calcio in bianco e nero. (Saverio Mirijello)