<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
IL PLAYOFF BUTTATO

Rigori fatali con il Savona

I sogni di ritorno immediato in serie B (almeno sul campo) del Vicenza si interrompono sul far della sera dell’11 maggio 2014, quando Mustacchio si fa parare il suo rigore decisivo. Ma l’esito della gara-secca dei playoff contro il Savona non appare che la logica conclusione di un annata non iniziata certo sotto i migliori auspici l’estate precedente. Reduce dalla retrocessione che riporta i biancorossi in serie C (ora Lega Pro) dopo vent’anni, la società si affida per la guida tecnica al capitano della squadra di Guidolin che vinse la Coppa Italia, quel Giovanni Lopez il cui volto diventa pure il simbolo della campagna abbonamenti. Il tecnico romano sceglie come vice Antonino Praticò, con il quale formava un’insuperabile coppia di centrali difensivi ai tempi di Renzo Ulivieri. La campagna acquisti non è certo esaltante, ma le esigue casse societarie poco o nulla concedono: arrivano, tra gli altri, a titolo definitivo, il portiere Alfonso, svincolato, Ivan Castiglia dalla Reggina, i giovani Di Stasio e Vinci; in prestito Palma, l’altro estremo difensore Ravaglia, ai quali si aggiungono i rientri di Maritato, D’Elia, Giani e, più avanti, lo svincolato Jadid. Ceduti i vari Semioli, Brighenti, Martinelli, Pinsoglio e Misuraca, della rosa precedente vengono confermati capitan Tiribocchi, Camisa, Mustacchio, Padalino, Cinelli, Sbrissa e Giacomelli. Durante la fase di preparazione la squadra disputa due prestigiose amichevoli contro l’Inter ed il Sydney di Del Piero, perdendole entrambe con il medesimo risultato (3-1), ma destando una buona impressione. Il Vicenza viene eliminato al secondo turno dal Varese in Coppa Italia, ma il 1° Fsettembre vince 2-1 al debutto in campionato contro il Pavia al Menti, cosa che non capitava da nove anni. A smorzare gli entusiasmi arrivano la prima sconfitta a Como e, soprattutto, il 2 ottobre l'ufficialità della penalizzazione di 4 punti in classifica, dovuta al ritardo nel deposito della fidejussione per l'iscrizione e per il mancato rispetto dei termini per altre scadenze, tra cui il pagamento degli stipendi della stagione precedente. A gennaio arrivano anche il difensore Gentili e l’attaccante Padovan. Tra febbraio e marzo, la squadra arriva al terzo posto e guadagna già a metà aprile la matematica qualificazione ai playoff. Il calo di prestazioni nel finale di campionato e la doppia rimonta subita nell’ultima trasferta di campionato a San Marino, fanno chiudere però la fase regolare al quinto posto. Si arriva così alla sfida secca con il Savona, che mister Lopez è costretto ad affrontare senza Jadid e Maritato. Davanti a 5 mila spettatori, la squadra si schiera con una sorta di 4-4-2, con El Hasni, Gentili, Camisa e D’Elia davanti ad Alfonso, Padalino, Cinelli, Castiglia e Mustacchio a centrocampo, Tulli e Tiribocchi coppia d’attacco. Dopo soli otto minuti il Lane sblocca il risultato con Tulli, abile a finalizzare un cross di Mustacchio. La gara è in discesa e la qualificazione al turno successivo sembra dietro l’angolo, ma ad un quarto d’ora dal termine Virdis approfitta di un’incomprensione tra i centrali difensivi ed Alfonso e pareggia i conti. Viene espulso dopo un’assurda doppia ammonizione D’Elia, Camisa rischia l’autorete, allo scadere Castiglia manca il raddoppio. Si va ai supplementari, dove il risultato non cambia, nonostante gli innesti di Sbrissa per Tulli e di Padovan per Tiribocchi. Si decide tutto alla lotteria dei rigori. Segnano Camisa e Castiglia, mentre Alfonso sventa la conclusione di Quintavalla, ma il doppio vantaggio non basta al Lane, che sciupa tutto con gli errori di Padalino, Cinelli e Mustacchio. Scendono i titoli di coda su una stagione colma di contraddizioni, con il tecnico Lopez messo sovente in discussione dalla dirigenza e costretto a fare da parafulmine con i tifosi. Confermato solamente in virtù di un contratto già firmato, il tecnico romano si troverà ad a amalgamare una squadra profondamente cambiata in seguito al ripescaggio in serie B, pagando dazio con un esonero ingeneroso dopo 11 giornate. Sarà Marino a proseguire il lavoro.

Andrea Lazzari