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JIMMY MAINI

«Quando torno respiro l'aria di quei tempi»

A Vicenza Giampietro Maini è ricordato innanzitutto come uno degli eroi della vittoria in Coppa Italia, con quella sua prima rete contro il Napoli che permise ai biancorossi di andare ai supplementari. «Ricordo tutto di quel periodo, i giorni prima della finale, l'agitazione per trovare il biglietto, il boato al mio gol, e poi al secondo e al terzo, quando abbiamo realizzato quello che stavamo per raggiungere». Indimenticabili anche i suoi centri contro Lazio e Inter, che contribuirono a proiettare temporaneamente il Vicenza verso uno storico primo posto in serie A. «Naturalmente certi risultati, forse irripetibili, non si ottengono per caso. Serve innanzitutto un forte collante alla base del gruppo squadra, e così era per noi: con alcuni compagni avevo un rapporto simbiotico, in particolare con Gigi Brivio, che per me era come un fratello. Molto lo dobbiamo anche alla guida tecnica, quella di Guidolin, che è stata la migliore della mia carriera. Preparava la gara in modo meticoloso, metodico, esigendo il massimo da noi». Il ruolo della società, poi, non è stato da meno. «Con Dalle Carbonare avevamo un rapporto familiare, cosa difficile da trovare oggi nelle gestioni sportive. Pieraldo è una grande persona, ci coccolava molto ed era sempre presente. Sapeva come investire, e poi - aggiunge scherzosamente Jimmy - bisogna dire che ha anche avuto i suoi ritorni economici quando ci ha venduto a fior di quattrini». Difatti dopo due anni in biancorosso, Maini viene ceduto al Milan per 7 miliardi di lire, più i prestiti di Ambrosini e Coco.«Devo però ammettere che all'epoca soffrii il passaggio ad un ambiente come Milano, parlo in termini di quotidianità e di rapporti umani, inevitabilmente diversi da quelli che avevo a Vicenza. Quelli all'ombra dei Berici sono stati due anni vissuti con intensità emotiva e professionale unici. Ancora oggi rimangono tanti legami, e quando vengo a Vicenza respiro il clima di allora, specialmente ripensando alle tante gioie condivise con amici e tifosi». Maini resterà nella storia del Vicenza dopo qualla breve parentesi e non riuscì a replicare in alrri club quelle giocate.

AN.MAI.