Un nome che per la città di Vicenza ha un legame indissolubile, quello di Renzo Pedezzi giocatore cresciuto calcisticamente nel Vicenza e che all’età di sedici anni(era nato a Vicenza il 12 aprile del 1911) fece il suo esordio in prima squadra nella stagione 1928-29 in una gara disputata al vecchio campo “Sartea” di Viale Verona dove i biancorossi vinsero per due reti di scarto contro la Pro Palazzolo. Di ruolo centrocampista con il vizio del gol ebbe come primi maestri Gaetano Griggio e Alfredo Gianesello e su tutti il suo grande amico e bomber Piero Spinato. La prima rete con la maglia biancorossa arrivò il 6 gennaio del 1929 in una fredda giornata nel campo di Treviglio dove al 13’ realizzò la prima marcatura.
UNA BANDIERA. Pedezzi divenne un punto fermo della squadra e in quattro anni collezionò 80 presenze. Viste le sue brillanti doti fu acquistato dal Milan nella stagione 1932-33; dopo 12 presenze nella squadra riserve, gli si aprirono le porte del grande calcio e il 9 ottobre del 1932 esordì in una gara tra i rosso neri e il Napoli. Sette giorni dopo giocò contro la Pro Patria a Busto Arsizio. Il fato purtroppo stava aspettando il giovane calciatore. I giornali dell’epoca riportarono che era stato colpito da un male incurabile. Morì poco tempo dopo. Renzo Pedezzi morì il 3 Agosto del 1934 nel capoluogo lombardo a soli 23 anni. La Domenica Sportiva nelle sue pagine riportava la notizia del decesso. I funerali si svolsero lontano dalla sua Vicenza, per onorare la sua memoria il Marchese Roi e altri suoi ex compagni di squadra presenziarono ai suoi funerali a Milano anche in rappresentanza del club Veneto. In sua memoria Pietro Spinato suo amico e compagno di tante battaglie con la maglia bianco rossa battezzò il suo primo figlio con il nome Renzo per ricordare la memoria del giovane amico scomparso. A lui è dedicato anche il nome di una squadra vicentina che ha sede a Saviabona e che milita in terza categoria, nata negli anni ’50 sfoggia i colori bianco blu.