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ALTRO MONDO, ALTRO CALCIO

«Niente pipa e tanto meno signorine»

Un secolo per certi aspetti può essere un battito di ciglia. La definizione di “secolo breve”, nello specifico, è quantomai efficace. Cento anni, però, possono essere un’eternità se si parla di linguaggio e comunicazione. Andare a rileggere le cronache sportive degli anni Venti, in effetti, è un’esperienza che fa girare la testa. Altri tempi, altro calcio, altro mondo. Un esempio lampante di tutto questo è l’intervista al tecnico austriaco Franz Sedlacek, realizzata poco dopo il suo arrivo nel 1922. Nel pezzo, intanto, l’allenatore non viene mai chiamato Franz: soggetto dell’intervista è “il signor Sedlack”. Che sarebbe... Sarebbe “il trainer che l’A. C. Vicenza ha fatto venire da Vienna per istruire i nostri giovani foot-ballers. “La forma razionale del suo insegnamento - si legge ancora - ha entusiasmato specialmente i vecchi giocatori, i quali traggono un lieto auspicio per le future sorti della gloriosa società”. Il meglio, però, deve ancora venire. Già, perchè Sedlacek pare avere idee molto chiare su cosa possa fare o non fare un giocatore. “Ci si racconta che Nico Busato volesse persino ritornare nelle file dei giocatori. Senonchè il signor Sedlacek, il quale non ha tardato molto ad ambientarsi, accompagnando la frase con una strizzatina d’occhi gli fece sfumare il bellicoso ardire: «Niente pipa e tanto meno signorine». Perchè il sig. Sedlacek durante tutta la sua non breve e brillante carriera di giocatore ha sempre evitato il tabacco che egli considera nocivissimo allo sviluppo organico e alla vigoria necessaria ad un atleta”. Capito? E alla domanda relativa alla prima impressione sul Vicenza, il tecnico non va tanto per il sottile: “La vostra squadra non ha sistema di giuoco e manca di tecnica”. D’altronde, come si diceva, era un altro mondo. Un mondo in cui, a fianco delle brevi (ma comunque ridondanti) cronache calcistiche trovano spazio, più o meno con pari dignità, il tiro al piccione e il tiro al passero. Sì, a volte la realtà supera la più fervida immaginazione: nella cronaca cittadina viene infatti annunciato, con discreta evidenza, che “giovedì prossimo, alle 13 nello stand di Corso San Felice (Vicenza) avrà luogo un tiro al piccione con 3mila lire di premio”. Da Marano giunge invece la cronaca del tiro al passero, con tanto di risultati ripartiti in varie categorie (tiro delle medaglie, tiro generale e poules di chiusura ...). Insomma, ne è passato di tempo. Tante cose sono migliorate, per fortuna. In quegli anni, per dirne una, si dava notizia con grande evidenza del suicidio di una giovane prostituta, definita “dispensiera d’amore”. E la cronaca narra “dell’odissea di questa ragazzona alta, bruna e massiccia, vero tipo di montanara... ”. Dai, almeno in questo un secolo non è trascorso invano. G. T.

G. T.