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GLI ATLETI BERICI SUL TETTO DEL MONDO

La corsa di Dorio, Bordin e Pizzolato vale due ori olimpici e maratone top

Sabato 11 agosto 1984, ai Giochi di Los Angeles Gabriella Dorio corona il sogno di ogni atleta. Vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Reduce dal quarto posto nella finale degli 800 metri che le aveva lasciato l’amaro in bocca, la mezzofondista vicentina nei 1500 supera in rimonta grazie ad una condotta di gara esemplare le due rumene Doina Melinte e Maririca Puica, grandi favorite della vigilia, chiudendo con il tempo di 4’03”25.

Dopo essersi classificata sesta nel 1976 a Montreal e quarta nel 1980 a Mosca, Gabriella sale finalmente sul gradino più alto del podio, raggiungendo l’apice della propria carriera. L’impresa viene celebrata con grande evidenza da tutti i media e Gabriella si guadagna anche una storica copertina del Guerin Sportivo condivisa con Sara Simeoni. Quattro anni più tardi, a Seul, in Corea del Sud è Gelindo Bordin a svegliare i vicentini di buon mattino domenica 2 ottobre trionfando, primo italiano nella storia, nella maratona, la specialità storica che chiude la rassegna. Dopo una momentanea crisi al quindicesimo chilometro, l’atleta di Longare si riporta nel gruppo di testa e a sette chilometri dall’arrivo rimane nel quartetto al comando assieme al gibutiano Hussein Ahmed Salah, al keniano Douglas Wakiihuri ed al giapponese Takeyuki Nakayama, che però poco dopo perde terreno.

Rintuzzato un attacco degli africani, Gelindo cambia passo e con uno scatto poderoso recupera Wakiihuri e si porta all’inseguimento di Salah, dando fondo ad ogni singola goccia di energia. A 1500 metri dal traguardo Bordin supera Salah e si invola verso la gloria. Nella sua bacheca ci sono già i campionati europei vinti nel 1986 a Stoccarda ed il bronzo ai Mondiali di Roma nel 1987. Nel 1990 bisserà agli Europei di Spalato il successo di quattro anni prima. Nello stesso anno è l’unico campione olimpico a vincere la prestigiosa maratona di Boston. A completare il periodo d’oro dell’atletica vicentina arrivano anche le due vittorie di Orlando Pizzolato alla maratona di New York nel 1984 e nel 1985. Nel 1986 Orlando arriverà secondo ai campionati europei di Stoccarda e terzo alla maratona di Boston, chiudendo la carriera con la sesta posizione ai Mondiali di Roma e con la vittoria alla prima Venice Marathon nel 1988.

An.Laz.