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LA PASSIONE DILAGA

Già nei primi del Novecento si tifava Schio

Tra le squadre locali con cui il Vicenza degli albori si trova più spesso a confrontarsi, c’è senza dubbio lo Schio. Da quelle parti la passione per il football risale addirittura ai primissimi anni del ‘900 e si lega inizialmente alle attività della locale polisportiva Fortitudo. Nonostante ciò, bisogna attendere l’aprile del 1914 perché fra i tavolini del “Caffè alla Stazione” si svolga l’Assemblea dei soci da cui nasce lo Schio F.B.C., affidato alla gestione dell’avv. Dal Savio. Nei loro esordi gli scledensi affrontano principalmente altre formazioni minori, fino a che nel 1919 non partecipano al primo torneo ufficiale. A quel punto l’originario campo in Valletta dei Frati risulta troppo piccolo per poter disputare delle partite regolari, e così, ad una settimana dall’esordio contro l’Ellade, i giocatori si rimboccano le maniche e decidono di cintare un campo poco distante recuperando il materiale da costruzione dai residuati bellici della zona. L’opera viene realizzata appena in tempo per il fischio d’inizio, che alle ore 15.00 dà il via al campionato regionale di IV Divisione, benché gli avversari decidano poi di fare ricorso per le misure dubbie del terreno di gioco e ottengano di ripetere la gara. Tuttavia il problema viene presto risolto, poiché nel 1922 il sen. Rossi decide di regalare alla società un adeguato impianto in località Nani, dove gli scledensi, che nel frattempo sono passati da una casacca bianca alla più classica divisa giallorossa, giocheranno per tutti gli anni ’20. A.M.

A.M.