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LA NAZIONALE

E il 6 gennaio la maglia azzurra debutta a Milano

Negli anni in cui la passione per il pallone aumentava in maniera esponenziale anche la Nazionale era agli albori, con i primi giocatori selezionati impegnati nei primi allenamenti. E così venerdì 6 gennaio 1911 la Nazionale scende in campo per la prima volta con la maglia azzurra in occasione dell'amichevole contro l'Ungheria che si disputa all'Arena di Milano. Fin dall'esordio del 15 maggio dell'anno precedente, quando aveva battuto 6-2 la Francia nello stesso campo, infatti, l'Italia aveva sempre indossato una maglia bianca abbinata a pantaloncini del colore prescelto dai giocatori stessi. Per la cronaca, l'incontro finirà 1-0 a favore dei magiari in virtù della rete messa a segno da Schlosser al 22' del primo tempo, ma passerà comunque alla storia. La compagine allenata da Umberto Meazza si schierò con De Simone, Binaschi, De Vecchi, Ara, Milano, Leone, Debernardi, Cevenini I, Berardo, Rampini I e Corna. Ben sei azzurri arrivavano dalla Pro Vercelli, dominatrice assoluta in quegli anni, due dal Milan, uno a testa dalla Milanese, dal Torino e dal Piemonte. L'ossatura era quindi formata per otto undicesimi da elementi dei club piemontesi, che non a caso si divisero gli scudetti nel primo ventennio del Novecento assieme al Genoa, che conquistò 7 tricolori dal 1898 al 1922. Liguri a parte, infatti, gli altri campionati vennero vinti in ben 6 occasioni dalla Pro Vercelli, tre volte dal Milan, due dall'Internazionale ed in una sola circostanza a testa dalla Juventus, dal Casale e dalla Novese. In particolare, dal 1908 al 1922 Pro Vercelli, Casale e Novese si aggiudicarono ben nove campionati su dodici, dividendosi addirittura l'ultimo del 1921, quando la Pro Vercelli si laureò campione del torneo organizzato dalla Confederazione calcistica italiana e la Novese di quello della Figc. AN.LAZ.